14 Marzo 2025
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Juventus, le otto perle che portano in alto

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isidoro niolaServizio di Isidoro Niola @riproduzione riservata

E sono otto. La Juve vince l’ottava partita consecutiva calando il tris contro il fanalino di coda Hellas Verona. Tutto facile per gli uomini di Allegri che allo Stadium archiviano la pratica Verona inaugurando nel migliore dei modi il nuovo anno. Tre squilli di tromba firmati Dybala, Bonucci e Zaza che proiettano i bianconeri momentaneamente al secondo posto in classifica in condominio con l’Inter (attesa ad Empoli), scavalcano il Napoli (in attesa di giocare contro il Toro) e sono a sole due lunghezze dalla Fiorentina capolista vittoriosa sul difficile campo di Palermo. Con questa vittoria Allegri eguaglia il record di otto vittorie consecutive stabilite dalla Juve del Trap nella stagione 1985/86 ed è a sole due vittorie dalla Juve dei record di Conte che di partite consecutive ne vinse 10 nella stagione 2013/14. Continua così nel migliore dei modi la rincorsa al primo posto in classifica da parte della Juve, oramai pienamente recuperata per i grandi traguardi stagionali, cosa impensabile almeno fino a due mesi fa quando i bianconeri occupavano le zone anonime della classifica. La crescita esponenziale di alcuni giocatori (vedi Dybala e Alex Sandro), la conferma di Pogba e Marchisio, la sicurezza difensiva della BBC per non parlare di Buffon, hanno rappresentato per Allegri le certezze di questa squadra. In attacco poi c’è l’imbarazzo della scelta. Ai box Mandzukic per infortunio, Allegri ha potuto puntare su Morata in tandem con Dybala. Alla sfortuna ed alla imprecisione dello spagnolo, ha sopperito la grande media realizzativa di Zaza, entrato ad un quarto d’ora dalla fine al posto del Canterano, e proprio il bomber di Policoro ha segnato il gol del 3-0 toccando il suo primo pallone. Come dicevamo, la partita non ha avuto storia. Schierata col classico 3-5-2, la Juve scendeva allo Stadium con Caceres (al posto dell’indisponibile Barzagli), Bonucci e Chiellini davanti a Buffon. A centrocampo Marchisio, Pogba e Khedira con Lichtsteiner ed Alex Sandro esterni. In attacco Dybala e Morata. Parte forte la Juve che al quinto sfiora il vantaggio con Lichtesteiner ma il suo sinistro termina di poco a lato. Il vantaggio arriva due minuti dopo: su punizione dai venti metri fischiata dall’arbitro Calvarese per atterramento di Lichtsteiner ad opera di Soupredyne, Dybala si incarica del tiro. Il sinistro dell’argentino supera la barriera veronese e si infila beffardo alle spalle dell’ immobile Gollini. L’enfant prodige segna così il suo nono gol in campionato. Ma l’Hellas poco dopo sfiora il pareggio con il suo unico tiro in porta. Su gran girata di Pazzini, Buffon con un gran colpo di reni mette la palla in angolo salvando la porta. Sfiora il raddoppio prima Pogba con un gran destro di poco a lato e poi Morata il cui destro a giro impegna severamente Gollini. Il raddoppio juventino arriva allo scadere della prima frazione: Dybala su punizione dalla sinistra pennella per la testa di Bonucci che salta più in alto di tutti ed infila l’incolpevole portiere veronese. Nella ripresa la Juve assume il pieno controllo della gara. I tifosi sono presi più dall’altalena di reti al Bentegodi, dove la Roma impatta per 3-3, anziché dalla partita che non ha più storia. E così Allegri sostituisce Khedira con Sturaro, Cacers con Rugani e Morata con Zaza. È proprio l’attaccante di Policoro a firmare il 3-0 dopo pochi minuti: Pogba gli serve una palla filtrante lanciandolo verso la porta avversaria, controllo di sinistro e finta ad evitare Gollini e palla nel sacco. Prossima partita domenica prossima a Marassi contro la rigenerata Samp di Montella fresca di vittoria nel derby. Gli uomini di Allegri saranno a caccia della nona vittoria consecutiva per continuare questa straordinaria rimonta.

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Giornalista sportivo, iscritto all'albo dopo una lunghissima gavetta. Una passione malcelata per la Formula Uno.

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