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Servizio di Isidoro Niola @riproduzione riservata
La Juventus espugna San Siro nella classicissima col Milan ed ipoteca il suo quinto scudetto consecutivo. Finisce 1-2 con reti di Mandzukic e Pogba che ribaltano il vantaggio iniziale rossonero, grazie ad una incornata di Alex che sugli sviluppi di un corner batte Buffon. E così con la vittoria sul Milan la Juve si avvicina spedita alla conquista del suo quinto tricolore consecutivo, staccando provvisoriamente il Napoli di nove lunghezze in attesa della gara dei partenopei contro il fanalino di coda Hellas Verona. Milano era il crocevia del campionato bianconero, una partita difficile da affrontare se non altro per la carica emotiva degli uomini di Mihaijlovic, in ritiro punitivo da una settimana nella clausura di Milanello. Il campo ha dimostrato che i rossoneri non hanno demeritato nei confronti della Juve che però ha avuto dalla sua parte un grande Buffon e un grande Pogba ma soprattutto una grande maturità e duttilità tattica che hanno fatto saltare il banco. Allegri ancora una volta ha dimostrato di essere un grande stratega, mandando in campo una formazione che si è adattata al gioco dei rossoneri, apparsi, almeno nella prima parte di gara e all’inizio della ripresa, una squadra vera rispetto a quella dimessa e depressa delle ultime esibizioni. Ma gran parte del merito della vittoria juventina è ancora una volta di Gigi Buffon, autore di una prestazione straordinaria, capace di due interventi prodigiosi che hanno salvato la Juve. E poi attore protagonista è stato Paul Pogba, autore del gol decisivo e giocatore che con la sua fisicità e cambio di passo ha sovvertito le sorti della gara. La Juve era scesa a San Siro con il classico 3-5-2 con Rugani al posto dell’infortunato Chiellini, e con Bonucci e Barzagli davanti a Buffon. In mezzo Marchisio, Pogba, Asamoah mentre Alex Sandro e Lichtsteiner sulle fasce. In avanti Mandzukic e Morata. Parte bene il Milan che crea alcuni grattacapi alla difesa juventina soprattutto su palla inattiva e proprio da un calcio di punizione battuto da Balotelli i rossoneri sfiorano il vantaggio, ma la mano di Buffon e’ prodigiosa nella respinta quasi sulla linea di porta. Gli sforzi milanisti sono premiati al minuto 17 quando Alex svetta più in alto di tutti su corner di Honda e batte Buffon. Ma la Juve dieci minuti dopo agguanta il pari: Buffon si improvvisa regista e con un lancio di oltre 60 metri pesca Mandzukic al limite dell’area che vince un contrasto con Romagnoli, scambio con Morata e poi di nuovo al croato che con un perfetto diagonale batte Donnarumma. Nella ripresa il Milan parte meglio e al decimo sfiora il vantaggio: Bacca si libera al limite dell’area, sferra un destro preciso che Buffon respinge, sulla ribattuta interviene il colombiano ma è ancora una volta il portierone della nazionale a deviare sulla traversa, palla a Balotelli che però ribadisce in rete con la mano. Sfortunata è però la Juve poco dopo quando su punizione dal limite Pogba colpisce il palo con Donnarumma battuto. Il campione francese non fallisce pochi minuti dopo: su corner di Marchisio la parabola alta perviene a Pogba che stoppa di petto in area e tira di collo destro sporco, il pallone batte a terra e si impenna superando l’incolpevole Donnarumma. Comincia la girandola delle sostituzioni. Morata (infortunato) esce per Zaza, Cuadrado rileva Lichtsteiner mentre nel finale Evra rileva l’acciaccato Asamoah. Al fischio finale di Orsato i giocatori juventini esultano e corrono sotto la curva, ripetendo una scena vista numerose volte. Ventunesi vittoria su ventidue, provvisori nove punti di vantaggio sul Napoli a sei giornate dal termine, ostacolo Milan superato. Una buona fetta di scudetto è già cucita sulle maglie bianconere.
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