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15 Marzo 2025
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Inter, pari ed orgoglio a Verona

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savini mauroServizio di Mauro Savini @riproduzione riservata

L’alba del giorno dopo è sorta, pensieri contrastanti scuotono la mente del tifoso nerazzurro, felicità per il temperamento mostrato nel raggiungere il pareggio o delusione per aver visto la propria squadra prendere tre goal su altrettanti calci d’angolo? A voi, l’ardua sentenza. La squadra “The Wall” che aveva la miglior difesa, si è trasformata in una squadra, che crea molte azioni da goal, con la difesa più battuta tra le squadre di vertice. Colpa dell’allenatore che ha squilibrato la squadra, inserendo più giocatori di attacco – movimento a discapito dei più fisici – difensivi? Perdita di certezza e convinzione della linea difensiva? Mancanza di giocatori sulla mediana capaci di velocizzare o rallentare il gioco in base alle esigenze?. Queste domande sono tra le più battute su tutte le principali testate giornalistiche odierne. E’ risaputo, in Italia, tutti sono allenatori ed ognuno è pronto a puntare il dito sule prime problematiche, di fatto, i dati reali sono altri, partite come: Bergamo, Carpi, Chievo e Verona, hanno mostrato un Handanovic, inoperoso, spettatore non pagante , di contro l’Inter ha dominato queste partite, non riuscendo a portare punti a casa. I nerazzurri, paradossalmente, stanno raccogliendo, meno di più quando giocavano male e non tiravano mai in porta. L’assenza di Miranda si è fatta sentire, come la scelta sbagliata di marcare a zona sulle palle inattive, corretta tardivamente nella ripresa con il passaggio a uomo. Onestamente è difficile commentare le ultime prestazioni della squadra, poichè, se in precedenza era fortuna nel vincere 1-0, ora non può essere cattiva sorte se non si riesce a portare il risultato a casa. Si arriva con facilità nella tre quarti avversaria, non riuscendo a raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo, si manovra tanto e troppo, nel limite dell’area della squadra avversaria, senza verticalizzare mai per le punte. Il Verona, guidato, da un ottimo Del Neri, ha raggiunto il risultato con l’unica arma a sua disposizione il gioco aereo, previsto in conferenza stampa da Mancini, ma sul campo affossati dallo stesso, scarsa concentrazione?. Finalmente arrivano gli scontri diretti, dentro o fuori, la sorte gira per tutti, è il momento di spingere a mille, la Roma si avvicina, ma la Viola è sempre ad un punto. Dare il massimo per raggiungere l’obiettivo. Avanti Inter.

About Michele Pisani 3022 Articoli
Giornalista sportivo, iscritto all'albo dopo una lunghissima gavetta. Una passione malcelata per la Formula Uno.

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