15 Marzo 2025
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Il Romanista furioso: Roma, daje così

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bosio angeloServizio a cura di Angelo Bosio @riproduzione riservata


L’avversario non era proibitivo, e tecnicamente inferiore alla Roma di Garcia, ma questa vittoria era fondamentale per consolidare la prima piazza e tenere distanti le inseguitrici. Napoli e Fiorentina su tutte. I problemi di gioco, a modesto parere di questa rubrica, restano, come quelli di tenuta atletica complessiva, dovuti alla particolare preparazione del precampionato (partite in giro per il mondo, ma dov’è finito il buon vecchio ritiro di quindici/venti giorni?), ma quello che sta salvando capra e cavoli, per non parlare della panchina che scotta, è la qualità degli uomini. La Roma attuale non è un sistema, per dirla in termini sociologici: è un patto tra singoli . Ogni calciatore sa che c’è qualcuno che può sbloccare una partita con un’azione individuale. Ha aperto i giochi “nonno” Maicon, che ogni tanto si ricorda chi era un tempo e cosa sapeva fare. Prima ha servito l’assist per il primo gol, poi si è messo in proprio e ha siglato il raddoppio. Notizia delle notizie: Miralem Pjanić non ha tirato un calcio di punizione. Ha sfruttato l’assistenza di Maicon e con un preciso piatto destro ha trovato l’angolino. Gol d’autore, ma da Miralem è lecito sempre aspettarsi di più. In difesa il padrone del vapore è uno solo: Kostas Manolas. Allo stato attuale, il greco deve giocare anche con una sola gamba. Insostituibile. Forse è stato un caso, ma la retroguardia giallorossa ha cominciato a ballare quando è uscito lui. A centrocampo, a parte la solita prova generosa di “bello de nonna” Florenzi, si è rivisto un Nainggolan finalmente ai suoi livelli. La tecnica non è eccelsa, ma la furia agonistica e l’intelligenza tattica sono sempre stati i suoi punti di forza. Davanti, sempre in attesa dei gol di Dzeko, è tornata a ruggire la freccia nera, assistita da un’estemporanea, ma preziosa, sortita offensiva di Manolas, il migliore in campo. Parliamo di Gervinho. L’ivoriano non ha brillato, ma ha avuto il merito di chiudere definitivamente la partita. Insomma, un turno interlocutorio per il sergente Garcia e la sua banda. Domenica arriva l’Inter: la compagine di Mancini assomiglia un po’ alla nostra cara Roma. Non gioca affatto bene, non è bella da vedere, ma vince.


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Sono un bancario con la passione per il calcio ed il tennis. La mia squadra del cuore? Tifo Inter,
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