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Si è parlato tanto della lotta scudetto tra Juventus e Napoli e, a otto giornate dalla fine, gli azzurri pare si siano defilati dalla corsa. Con Madama che ha battuto in casa l’Empoli con un gol di Mandzukic, il Napoli è caduto a Udine, in una trasferta che poteva sembrare agevole ma che ha visto i partenopei capitolare in modo piuttosto netto. È vero che anche la Juve non ha brillato ma, comunque, ha avuto il merito di sbloccare il risultato a fine primo tempo per poi difendere il vantaggio fino all’ultimo con la solita solidità difensiva. Al netto delle assenze, il team di Allegri riesce sempre a mantenere compattezza e competitività senza mai lasciare punti per strada e le tre lunghezze di vantaggio sul Napoli ora sono diventate ben sei. La squadra azzurra ha perso la testa alla Dacia Arena, giocando sottotono e uscendo con le ossa rotte. Bruno Fernandes, su rigore, aveva portato i suoi in vantaggio, Higuain aveva ripristinato la parità ma poi il Napoli si è suicidato con le sue stesse mani, prima concedendo un altro penalty all’Udinese con Gabriel, schierato al posto dell’acciaccato Reina, che stavolta aveva ipnotizzato Bruno Fernandes, ma poi l’ex portiere del Carpi ha commesso una ingenuità colossale al termine della prima frazione perdendo palla in modo superficiale ed incomprensibile favorendo la bellissima doppietta di Bruno Fernandes. Nella ripresa, Napoli inesistente e Thereau ha chiuso i giochi, a quel punto anche Higuain ha perso le staffe facendosi espellere con la possibilità di saltare addirittura quattro partite. Una sconfitta che pesa tantissimo per il Napoli e che mette a repentaglio anche il secondo posto, insidiato da una Roma formidabile nel derby. Lazio non pervenuta contro i giallorossi, una mortificazione che Pioli ha pagato con l’esonero, un poker perentorio per una Roma che a gennaio ha messo a segno due colpi importantissimi come El Shaarawy e Perotti che hanno totalmente cambiato volto alla squadra conferendole maggiore imprevedibilità e peso offensivo. Giornata nefasta per le milanesi, con il Milan che, pur passando in vantaggio dopo cinque minuti, è uscito sconfitto dall’Atleti Azzurri d’Italia contro un’Atalanta molto tonica, mentre anche l’Inter era passata avanti con Icardi ma poi il Torino ha gelato la Scala del calcio. Un campionato molto deludente per rossoneri e nerazzurri, almeno una delle due poteva lottare per il podio, addirittura l’Inter di Mancini sembrava competitiva per lo scudetto prima di una discontinuità che ha portato a questo quinto posto. Flessione evidente anche per la Fiorentina che, a questo punto, pare che voglia collezionare quarti posti, eppure questo sembrava l’anno giusto per la Champions ma con una Roma in grande spolvero, trasfigurata a gennaio, ormai pare impossibile. Ha lasciato l’amaro in bocca il solo punto conquistato in casa contro la Sampdoria, squadra in lotta per la retrocessione, mentre il Genoa, rifilandone quattro al Frosinone, ha dato una dimostrazione di forza e una mazzata all’autostima per i ciociari. Niente da fare per il Palermo che dovrà lottare fino all’ultimo per mantenere la categoria, anche in casa del Chievo non si è avuta la forza di strappare qualche punto, i clivensi si sono imposti con un tris, c’è tanto ma tanto da lavorare per il povero Novellino. Ad avere gli stessi punti del Palermo è il Carpi che, però, si è dovuto arrendere ad un Sassuolo che sta disputando una stagione da applausi, subito dopo le grandi vengono gli uomini di mister Di Francesco, ad un solo punto di distanza dal Milan. Ritorna a sperare il Verona, corsaro a Bologna con una rete di Samir, a quanto pare il club scaligero non vuole arrendersi e darà tutto in queste ultime sette partite per provare a confezionare un miracolo sportivo.
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