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Nuova stagione, vecchio Milan. O almeno così sembrerebbe. Sia chiaro: nessun dramma. Tuttavia, sembrano queste le indicazioni lasciate in eredità dalla prima giornata, di certo non delle più agevoli, contro una coriacea Fiorentina.
Al Franchi, la vittoria dei viola è nettamente meritata. La prestazione dei rossoneri, invece, è altrettanto nettamente sottotono. Si sa, i risultati delle prime giornate del campionato, soprattutto quelle di agosto, vanno presi con le pinze e analizzati con le dovute precauzioni. Ma Fiorentina-Milan ha dato la dimensione dell’abisso tra le due squadre, sul piano del gioco, in particolare a centrocampo.
Il nuovo allenatore della squadra toscana, Paulo Sousa, non ha dovuto stravolgere più di tanto l’assetto dato da Montella nelle ultime stagioni. Gli ha dato, piuttosto, maggiore corpo e sostanza, rivalutando giocatori come Marcos Alonso e Ilicic, marcatori della serata.
Allo spagnolo è toccato sbloccare il risultato con una pennellata mancina, su punizione. Nella circostanza, l’episodio che, probabilmente, ha lasciato il segno sul match, ovvero l’espulsione per somma di ammonizioni di Rodrigo Ely. Il centrale brasiliano milanista ha mostrato, qualora non bastasse il record negativo di espulsioni nello scorso campionato cadetto con la maglia dell’Avellino, di concedersi ancora troppe amnesie e ingenuità. Difetti ancor più evidenziati dall’esperienza del nuovo arrivato viola Kalinic, autentica spina nel fianco della serata milanista a Firenze e protagonista di entrambe le ammonizioni di Ely. L’inferiorità numerica e il gol subito hanno tramortito l’undici allenato da Sinisa Mihajlovic. A dare il colpo di grazia, ci ha pensato, nel secondo tempo, Ilicic.
Lo sloveno si è prima procurato il rigore, provocato da ‘Mr. 30 milioni’ Romagnoli, e poi l’ha trasformato con precisione chirurgica, trafiggendo imparabilmente Diego Lopez che pur aveva intuito la traiettoria. Proprio il portiere spagnolo è stato il migliore in campo dei rossoneri, il che è tutto dire. Tanti interventi decisivi da parte dell’ex estremo difensore del Real Madrid, che hanno evitato un passivo più pesante. La brigata rossonera è sembrata poco lucida e molto imprecisa, risultando lenta e prevedibile, al cospetto di una Fiorentina ben organizzata. Sorprendono, a posteriori, le scelte sul mercato del club di via Aldo Rossi. Era ben noto che i reparti da sistemare fossero difesa, ma soprattutto centrocampo.
Gli acquisti di Bertolacci e Romagnoli hanno restituito sì freschezza e italianità, ma non hanno di certo risolto i problemi. Serve come il pane un “cervello di centrocampo”, capace di dettare i tempi ai compagni e magari un centrocampista a tutto campo come quel Soriano, molto vicino al trasferimento in rossonero. E, invece, pare imminente il ritorno di Mario Balotelli, ennesima (e forse ultima) occasione di riscatto per lui.
Non si può certo dare un giudizio profondo e incisivo da questa prima giornata di campionato, ma qualche utile indicazione sì. Ed è proprio su questa che Galliani e soci dovranno lavorare nell’ultima settimana di mercato. Prima che sia troppo tardi.
Twitter: @Val_CohenLauri
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