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Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata
Forse il destino, forse le richieste troppo alte, o forse la sua voglia smisurata di vestire questi colori, ma fatto sta che tra i vari Belotti e Aubameyang, Nikola Kalinic era quello che più serviva al Milan di Vincenzo Montella. Impegno, gioco di squadra, sponde e soprattutto gol, Ben due (e mezzo) per l’ex attaccante della Fiorentina, che con una grande prestazione, si guadagna la fiducia dei tifosi rossoneri, che già quando vedono quella numero 7 sulle spalle di un giocatore, iniziano a sognare.
Una bella partita è andata in scena ieri pomeriggio allo stadio San Siro, dove i rossoneri dopo una buona partenza, si vedono subire improvvisamente il gol dell0 0-1. Tutto fermo però, il Var, giustamente, annulla tutto per fuorigioco di Lasagna, che era partito in volata solitaria. Dopo questo spavento, il Milan si riprende in mano il pallino del gioco e passa in vantaggio poco dopo con una bella azione lavorata proprio da Kalinic, che dopo uno scambio con Calabria, mette dentro il pallone dell’1-0. Primo gol in maglia rossonera per l’attaccante croato, che non sazio, poco dopo offrirà anche il bis. Non prima però, del pareggio del’Udinese, stavolta regolare, poiché è lo sciagurato Romagnoli a lanciare in porta sempre Lasagna, con una diagonale difensiva da censura: botta sul primo palo e gol. Tutto da rifare per i rossoneri, che però, ci mettono poco a ritrovare il vantaggio: calcio d’angolo, sponda di Kessie e zampata da terra di Kalinic. Ecco servita la doppietta del nuovo bomber targato Montella, che spingeva per avere l’ex Dnipro durante tutta la sessione estiva di calciomercato e alla fine, Fassone, lo ha accontentato…giustamente, verrebbe da aggiungere ora. La partita segue nel secondo tempo con molte emozioni, soprattutto da parte del Milan, che sfiora varie volte il gol del 3-1. Lo segna pure, tra l’altro con Kalinic, che si sarebbe portato il pallone a casa se non fosse stato per il Var, che per questioni di millimetri (e non è una misura a caso), annulla tutto per il fuorigioco del croato.
Una bella vittoria questa maturata sul prato di San Siro, che rilancia spediti i rossoneri nell’inseguimento delle tre forze del campionato ancora a punteggio pieno. Roma è già dimenticata, inutile anche ripeterlo, perché questo sembra un gruppo che si conosce già da anni. Vedere per credere, i tantissimi messaggi che sono arrivati ad Andrea Conti da parte dei compagni per il suo grave infortunio, che costringerà Montella ad alternare Abate e Calabria sulla corsia destra per almeno 4 mesi. Il gruppo c’è, la qualità pure, c’è anche un sistema di gioco…non resta altro che perfezionare quelle sbavature difensive (solo quella di Romagnoli in questa partita) che penalizzano le prestazioni di questo Milan, che piano piano, e non come gli anni precedenti, sta costruendo intorno a se un concetto concreto di futuro. Un roseo futuro.
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