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Qualunque sarà il risultato di Napoli-Lazio, per gli azzurri la stagione resterà fallimentare. Certo, soprattutto per le casse societarie, il terzo posto potrebbe essere una manna dal cielo visto che, con un altro allenatore, magari la squadra riuscirà a superare il preliminare di Champions. Meglio non parlare della vergogna vista a Torino, con gli azzurri umiliati dalle seconde linee della Juventus fino a perdere la testa, come certificato dalla testata di Britos a Morata. Fortuna ha voluto che la Roma piegasse i cugini della Lazio nel derby dando un senso all’ultima giornata di campionato del Napoli. Chissà quale Napoli scenderà in campo? La domanda ricorre spontanea, sta di fatto che difficilmente si può accordare fiducia ad una squadra che, negli ultimi cinque mesi, solo uno ne ha giocato bene. Le responsabilità del pluridecorato allenatore sono arcinote: squadra senza gioco, senza cuore e senza identità, svogliata e mai motivata in molti suoi interpreti, se poi ci aggiungiamo i limiti strutturali allora il quadro è completo. Certo, non servivano i campioni per vincere contro il Parma retrocesso o per non farsi soverchiare dall’Empoli, ma un briciolo di determinazione in più e non bisognava tifare per la Roma per sperare nell’impresa di centrare il terzo posto. Già il fatto di dover fare il tifo per i giallorossi certifica il fallimento di questa stagione, una squadra che aveva l’occasione di entrare nella storia dopo ventisei anni approdando in finale di Europa League, e si è fatta buttare fuori dal Dnipro, terza forza del campionato ucraino. Steccare anche questa partita sarebbe il colmo, perché permetterebbe alla Lazio di guadagnarsi la Champions al San Paolo dopo la finale di coppa Italia. Fuorigrotta diventerebbe terra di conquista. E il Napoli riuscirebbe anche a rivitalizzare una squadra che in questo momento è distrutta moralmente dopo aver perso la coppa Italia e la possibilità di finire seconda. Ma quante volte abbiamo visto Higuain sbuffare, sbraitare contro tutti e guardarsi la partita senza combattere? Quante volte abbiamo visto continui passaggi all’indietro e una manovra lenta, compassata, prevedibile, sterile? Quante volte abbiamo visto dei cross favorire solo la difesa avversaria? Quante volte abbiamo visto dei tiri velleitari dalla distanza tali da denunciare una gravissima mancanza di idee? Gli appuntamenti importanti il Napoli già li ha toppati tutti quest’anno, perseverare ancora indispettirebbe oltremodo quei tifosi che, nelle ultime ore, hanno preso d’assalto i botteghini. Del resto, ai napoletani basta dare un filo di speranza e loro non deludono, ma finora qualsiasi speranza è stata incenerita da una squadra che ha collezionato una quantità industriale di figuracce. Una vera squadra, vista la possibilità che si è creata di giocarsi in casa la partecipazione alla prossima Champions e di mettere, almeno per un giorno, in secondo piano le nefandezze che hanno caratterizzato la stagione, scenderà in campo con gli occhi iniettati di sangue con una fame tale che, a fine gara, non deve restare manco una zolla di erba. Tante volte l’avrebbe dovuto fare e non è stato mai fatto, ora si è venuta a creare una possibilità irripetibile, sbagliare ancora sarebbe da rinuncia allo stipendio.
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