Il calcio non è più uno sport ?

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Chiariamolo subito, è solo un paradosso. Una cosa assurda che però fa coppia con tante, di cose assurde, lette in questi ultimi giorni.
Sarebbe bene cancellare dal calendario la sfida tra azzurri e bianconeri. Decidere di dare i punti a tavolino alla squadra di casa per mancanza degli ospiti sul terreno di gioco. Un modo che è di certo anti-sportivo ma che eviterebbe travasi di bile a tanti sportivi.
Lo sappiamo che non siete d’accordo ma la rivalità e il rancore calcistico sta diventando insostenibile e qualcosa si dovrà pur fare. “Purtroppo esiste anche il tifo “contro”, una specie di gramigna. L’appartenenza ai propri colori è importante, ma senza mai trasformarli in vessilli di guerra”.
Queste sono parole di Alessandro Del Piero un campione dentro e fuori dal campo ma e visto l’aria che tira sono sicuro che troveremmo, senza sforzarci più di tanto, almeno uno che potrebbe dissentire. In democrazia ognuno ha il diritto di dire o scrivere quello che pensa, ci mancherebbe. Però la domanda nasce spontanea: anche se è una immane cazzata? Il calcio, almeno in Italia, sta prendendo una strada pericolosa. Davvero curioso verrebbe da sottolineare visto che noi del Belpaese abbiamo sopportato di tutto, in questi ultimi anni. Perdita di sovranità monetaria, governi instabili e disoccupazione ma a quanto pare non transigiamo quando ci viene negato un rigore. In questa occasione ci rivoltiamo e siamo anche pronti a fare lo sciopero della fame. A parte il fatto che si dovrebbe manifestare per ben altro, ci domandiamo e vi domandiamo: ne vale la pena?