Il Barcellona ha un piede e mezzo in finale

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Servizio di Isidoro Niola @riproduzione riservata

Le semifinali d’andata di Champions League hanno già emesso una prima sentenza: il Barcellona e’ praticamente in finale. L’equilibrio tra i Blaugrana ed il Bayern è durato per 70 minuti. Poi è arrivato il Deus ex machina (al secolo Lionel Messi) che ha letteralmente spostato gli equilibri a favore dei Catalani. Due gol in tre minuti della “Pulga” hanno schiantato il Bayern di Guardiola e poi allo scadere ci ha pensato Neymar a chiudere definitivamente i giochi: Barcellona 3 Bayern Monaco 0. Da far vedere e rivedere ai bambini il secondo gol di Messi, un condensato di velocità, tecnica, astuzia e precisione. Caduto come un sacco di patate Boateng, scherzato dal fuoriclasse argentino, capitato suo malgrado al cospetto di re Lionel. Il campione del mondo con la Germania 2014 ricorderà a lungo lo “scherzetto” comminatogli dall’argentino. Una piccola rivincita della finale mondiale di Rio de Janeiro.
Accanto a re Lionel, adesso sempre più il miglior calciatore del Mondo, c’è un altro argentino: Carlitos Tevez. L’Apache juventino è stato decisivo nella prima semifinale tra Juventus e Real Madrid conclusasi per 2-1 per i bianconeri. Tevez ha propiziato il primo gol di Morata e si è procurato il rigore del vantaggio juventino trasformandolo. Una cavalcata palla al piede di circa 50 metri prima di essere buttato giù dal difensore madridista Carvajal. L’Apache è un autentico guerriero, un trascinatore, uno con le stigmate del fuoriclasse. Con lui la Juve può sognare di andare a Berlino.
Per gli uomini di Allegri tutto è rinviato al Santiago Bernabeu il 13 maggio. In uno dei templi del calcio mondiale, dove nel 2008 Alessandro Del Piero uscì con una standing ovation, la Juve potrà avere il passaporto per Berlino. Ci sarà da soffrire ma quelle sono le vittorie più belle.