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Mattia Grassani parla a Marte Sport Live: “Ieri il tribunale di Napoli ha respinto il ricorso di Allan avverso il pagamento di 170mila dopo il caso ammutinamento. Il calciatore ha perso e dunque dovrà pagare quanto dovuto più le spese legali. Non è semplicemente la vittoria del Napoli, è la vittoria della legalità e della verità, perchè ha certificato una volta per tutte cosa è accaduto negli spogliatoi dopo quel Napoli-Salisburgo. Non ci fu solo un rifiuto della decisione, legittima e non punitiva, di portare la squadra in ritiro. Allan fu tra i principali protagonisti di quello che accadde, si erse a capopopolo, portandolo ad aggressioni verbali e a un passo da quelle fisiche nei confronti del vicepresidente del Napoli Edoardo De Laurentiis: fu fermato da tre dirigenti altrimenti chissà oggi di cosa staremmo parlando. La decisione del Tribunale sottolinea anche che un comportamento del genere non può mai trovare cittadinanza in uno spogliatoio di un club di calcio professionistico, gli insulti e i tentativi di aggressione non sono consentiti. E spero che la decisione possa essere di insegnamento per il futuro. Altri lodi? Abbiamo trovato accordo con diversi calciatori, altri hanno già pagato (Hysaj e Maksimovic, ndr), sono ancora pendenti i procedimenti con Insigne, Fabian Ruiz e Ospina. Attendiamo in queste ore una risposta da Koulibaly: potrebbe risolvere in modo bonario con noi, senza andare a discutere il lodo arbitrale. Aspettiamo. Il Napoli di oggi? E’ un gruppo forte, sano. Di quel gruppo che si rese protagonista dell’ammutinamento non è praticamente più nessuno e forse i successi di oggi non sono un caso, nel segno dell’unità e della coesione”
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