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E’ una Fiorentina più debole rispetto a quella della passata stagione. Questo è il verdetto del mercato: il più complicato di sempre da quando ci sono i Della Valle al timone. Davvero è successo di tutto in questa sessione. A cominciare dalla vicenda Montella, gestita malissimo e con i soliti gravissimi difetti di comunicazione. Poi c’è stata la questione Salah. Prima l’offerta faraonica (sottile ironia) per rilevare il cartellino e tenere il Messi delle Piramidi un altro anno in riva all’Arno. I dirigenti viola erano convinti di aver strappato l’assenso dell’egiziano. Ma prima è arrivato il “no”, poi è spuntata una “scrittura privata” che di fatto liberava l’ex Chelsea, fresco di un accordo con l’Inter. La Fiorentina si è impuntata e ha ingaggiato una battaglia mediatica che alla fine ha solo cambiato il colore della maglia di Salah: non più nerazzurra, ma giallorossa. Così, in 6 mesi i viola hanno perso Cuadrado e Salah, senza sostituirli. Il resto è storia recente. A Moena in ritiro si presenta Andrea Della Valle. Carica un ambiente visibilmente depresso promettendo 3 acquisti di livello. Alla fine arrivano Verdu, che fino a ieri giocava negli Emirati, e Baez, un ventenne di belle speranze e nulla più. Quando sembrava tutto pronto per lasciare la parola al campo, è scoppiata la grana Joaquin, con lo stucchevole seguito di ultimatum che hanno fatto arrabbiare la tifoseria. La vittoria convincente contro il Milan all’esordio ha per un attimo gettato acqua sul fuoco. La sconfitta contro il Torino, però, ha riportato i Viola sulla terra. E sono iniziati i processi: squadra inadeguata, rosa corta e fascia destra d rifondare, a prescindere dalla partenza di Joaquin. Ci si aspettava uno sforzo della società sul mercato, ma non c’è stato. E’ arrivato Błaszczykowski dal Borussia Dortmund ed è partito lo spagnolo assieme a Basanta. Serviva un difensore per rimpiazzare l’argentino e invece la Fiorentina ha deciso di trattenere il giovane Bagadur, già promesso al Lanciano. Ora Paulo Sousa si trova a dover gestire un reparto arretrato povero di alternative, soprattutto in virtù degli impegni europei che accompagneranno la sua squadra durante questa stagione. A questo punto nessuna illusione, sarà un’annata lacrime e sangue. Poi inizieranno i processi. Quelli veri.
Mariano Messinese
Twitter:@MarianoWeltgeis
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