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DI STEFANO SICA
Per Roberto Carannante, tecnico del Pomigliano, quella con la Frattese rappresentava un po’ la prova del 9, sia per una questione prettamente statistica (si attendeva il nono successo consecutivo) sia per la difficoltà dell’impegno coi nerostellati. Test superato alla grande, con la strada per gli spareggi che si fa ormai in discesa. “E’ stata una grande partita – esordisce Carannante ai nostri microfoni -. Abbiamo battuto un’ottima squadra facendo felici i nostri tifosi, ed è stata praticamente una domenica perfetta con un’atmosfera da favola. Insomma non avremmo potuto inaugurare in maniera migliore il Gobbato. Ora dobbiamo solo continuare a fare quello che stiamo facendo per arrivare a coronare un piccolo miracolo calcistico”.

Immaginiamo i play-off…
“Già il fatto di sperare in un obiettivo simile è tanto. Dopo 14 partite il Pomigliano aveva totalizzato 14 punti. Ne abbiamo fatti 27 in 9 gare. E’ normale che i tifosi inizino a sperare. La società poi è soddisfatta, i ragazzi si impegnano quotidianamente e lavorano alla grande, e per questo ci sono tutti gli ingredienti per sognare questo traguardo”.
La Frattese ha mischiato un po’ le carte per via di squalifiche e infortuni: te lo aspettavi?
“Anche noi abbiamo dovuto cambiare qualcosa a causa della defezione di Bellarosa, febbricitante. Riccio ha fatto bene ma ho dovuto mettere un under in più in mezzo al campo. Tuttavia in genere io penso solo alla mia squadra e a dare un’impostazione ad un gruppo che mi sta dando grandi soddisfazioni. Il merito è tutto loro se stiamo facendo questa bella cavalcata”.
Come è stato l’impatto col nuovo sintetico del Gobbato?
“Avevamo dimestichezza col sintetico di S. Anastasia ma chiaramente non è la stessa cosa essendo già rodato. Ci siamo allenati tutta la settimana qui a Pomigliano proprio per provarlo. E’ ovvio che l’impatto con un sintetico nuovo non è mai facile perché moltiplica sforzo fisico e fatica. Però pian piano ci adegueremo”.
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