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Vittoria voluta e giunta con una convinzione mentale, che erano mesi che non si vedeva. E’stato anche un successo provvidenziale per scacciare le nubi e i cattivi pensieri che aleggiavano dopo la nascita di ciò che ora chiamano Lotito-gate. Il direttore Angelo Fabiani applaude la prestazione della squadra, uscita dal Valerio di Melfi con tre punti figli di una prestazione finalmente convincente: “La squadra s’è espressa bene, oltre ai due gol potevamo farne altri. Era importante vincere, ci siamo riusciti ed ora ci prepariamo alla prossima gara col Foggia. Il Benevento deve fare la corsa sul Benevento, noi guardiamo in casa nostra. Chi la spunterà? Se non ci rubano l’idea, speriamo di finire noi avanti. Peccato per gli infortuni a Negro e Pestrin, hanno accusato un problema ai flessori. Alla ripresa faranno l’ecografia di routine e valuteremo l’entità degli infortuni. Cristea ha fatto dieci minuti sul risultato già acquisito, non è giudicabile. Ha un buon curriculum, speriamo faccia bene”. Autentiche bordate Fabiani le riserva a Pino Iodice, direttore generale dell’Ischia che con la sua denuncia ha letteralmente sollevato un polverone con Claudio Lotito protagonista inconsapevole: “Lotito non ha bisogno di avvocati difensori, ma ha detto cose che molti pensano. Parlava di rivisitare un sistema che sta collassando, è chiaro che bisogna cambiare qualcosa per supportare anche squadre con un bacino d’utenza inferiore. Il comportamento di Iodice è ignobile ed infame, c’è stata premeditazione. Non è possibile registrare una conversazione all’insaputa dell’interlocutore. Provo pena per lui, mi auguro che il Padreterno possa perdonare questo grave atto. Inviterei tutti a riflettere su questa barbaria che non è tipica di chi ha la schiena dritta, come Iodice asserisce. Qualche scheletro nell’armadio ce l’ha anche lui. Non ci vedo nulla di grave nelle parole di Lotito, ha fatto una riflessione da cui sono state estrapolate alcune frasi. Mi preme sgombrare il campo da ogni preoccupazione, non ci sarà alcuna ripercussione. Dobbiamo stare tranquilli e sereni non solo la Salernitana ma tutte le società. In campo vanno ventidue calciatori, chi la butta dentro vince la partita”.
Raffaele Cioffi
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