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Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata
3192 giorni dopo, riecco il Milan mettere piede ufficialmente in Coppa Uef…pardon, ora si chiama Europa League. E’ un debutto, infatti, per i rossoneri, che avevano il compito di dimenticare Roma e partite nel migliore dei modi in questa nuova avventura. Detto, fatto: 5-1 netto contro il modesto Austria Vienna. Una vittoria spettacolare quella dei ragazzi di Vincenzo Montella, ottima per il morale della squadra e per la prima gara ufficiale con il tanto acclamato 3-5-2, che a dire la mia, ha fatto davvero una bella impressione. A dare una mano, a parte gli avversari, forse è stata anche l’atmosfera del Prater, stadio dell’Austria Vienna, dove proprio lì, il Milan, alzò la sua quarta Coppa dei Campioni, grazie ad un gol di Frank Rijkaard.
Ed è proprio cosi, infatti, che inizia anche la partita di questo Milan. No, non con un gol di Rijkaard, ma con un gol, di Calhanoglu, nella stessa porta in cui l’olandese segnò il gol vittoria contro il Benfica. Un po diverso quello dell’ex Leverkusen, che dopo uno scambio con Kalinic, spacca letteralmente la porta con una botta di destro impressionante. Milan in vantaggio e sono passati soltanto al sette minuti dall’inizio dl match. Passa poco tempo e il Milan trova anche il raddoppio, con una bellissima azione manovrata, che porta al gol il giovane Andrè Silva: 2-0. L’ex Porto trova anche il tris dieci minuto dopo, grazie sempre ad un sontuoso assist da parte di Hakan Calhanoglu, ieri sera in grazia divina. Il primo tempo si conclude già con il punteggio di tre reti a zero e la vittoria, è già in cassaforte.
Nella ripresa però, i padroni di casa hanno un vuoto d’orgoglio e grazie alla “distrazione” di Zapata, riescono ad accorciare le distanze con il gol di Borkovic, che insacca di testa su calcio d’angolo (croce del Milan fin’ora in questa stagione). Il Milan però chiude di nuovo ogni speranza di miracolo da parte degli austriaci e con il terzo gol targato Andrè Silva, si porta sul punteggio di 4-1. Al 63°, infine, a chiudere la pratica, ci pensa Suso, che fa dilagare il Milan e fa felice chi aveva giocato “altro” sulla schedina: 5-1. Austria Vienna distrutto a domicilio da un Milan che ha voglia di fare bene e di far capire a tutti che il vero “Milan” è tornato. Proprio come intitolava un quotidiano sportivo austriaco ieri prima della partita: “La Ferrari è tornata in strada”.
Una vittoria importante per i rossoneri, che dopo aver battuto la più “forte” (a parte il Milan ovviamente) in casa propria, fa ben sperare i propri tifosi in un piazzamento facile alla fase ad eliminazione diretta, dove li, probabilmente, i giochi saranno più difficili. Una vittoria importante anche e soprattutto per il morale, che dopo la batosta subita dalla Lazio, era un po a terra. Troppe però le critiche ricevute per aver subito appena la prima sconfitta in 7 gare ufficiali (senza contare l’Austria Vienna). Critiche però subito smorzate da una bella prestazione e da un ottimo gruppo, che anche essendo nuovo, mostra già un rapporto solidale come se la squadra si conoscesse da tempo. Il prossimo obbiettivo, per annullare del tutto le critiche, è battere l’Udinese in campionato e ripartire al più presto verso la Champions. Perché si, vincere l’Europa League sarebbe fantastico, ma la Coppa dalla grandi orecchie, da tradizione, ha tutto un altro sapore….
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