
Views: 0

Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata
In questo articolo, nato grazie all’ispirazione dei giovani scesi in piazza per l’avvenire dell’esame, abbiamo deciso di divertirci un po’ dando dei voti ad alcune squadre della Serie A, proprio come se dovessero venire ammesse, o meno, all’esame di stato. Le materie che tratteremo saranno: Italiano, matematica, storia e inglese. Partiamo:
JUVENTUS
Italiano: voto 7
I bianconeri sono ormai noti per la loro onnipresenza nella Nazionale italiana, soprattutto nel reparto difensivo. Da anni, infatti, vengono convocati in blocco Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini e da un paio d’anni, li segue il giovane Rugani, che si alterna fra Nazionale maggiore ed Under 21. Il voto sarebbe potuto essere più alto (come gli anni scorsi) ma la folta presenza di argentini, croati e brasiliani nel reparto offensivo, riduce di non poco l’accento italiano.
Matematica: voto 7
Potremmo dire in questo caso: “bene, ma non benissimo”. I numeri della squadra di Allegri sono sempre eccellenti, ma non arrivano nell’ ”ottimo” per piccoli dettagli, che però, lasciano trafilare qualche rallentamento di troppo. Partiamo dai punti: la Juve era solita a chiudere il campionato a +8, +10, o per fino di più sulle rispettive inseguitrici, ma stavolta, si è dovuto “accontentare” di soli 4 punti, potendo esultare soltanto alla penultima giornata contro il Crotone. Sarebbe stato comunque un voto da 8, citano gli amici di classe visto le sole 27 reti subite, ma le 5 sconfitte segnate sul tabellone, parlano chiaro: niente bonus.
Storia: voto 9
Lo commentiamo giusto per, ma sappiamo tutti perché questo voto si ferma a 9: il triplete. Eh già, se la Juve avesse battuto il Real Madrid in finale di Champions League, avrebbe di fatto siglato lo storico traguardo delle tre coppe stagionali: Scudetto, Coppa nazionale e appunto la massima competizione europea. I bianconeri però devono essere comunque soddisfatti della loro stagione, perché anche con “solo” Scudetto e Coppa Italia, hanno raggiunto due storici traguardi: 6° titolo consecutivo e 3^ Coppa di fila. Nessuno, infatti, c’era mai riuscito prima.
Inglese: voto 8
Stesso discorso di prima, sarebbe stato 10 se avesse trionfato a Cardiff, ma la sola differenza fra il voto precedente e quello di adesso, sta nel cammino. Il voto della compagine torinese dopo la fase a gironi era da 6: turno passato con il freno a mano tirato e qualche controsterzata di troppo. Mentre dalla fase ad eliminazione diretta fino alla finale, è stato da 9. Spettacolare e indimenticabile, il doppio scontro con il Barcellona.
NAPOLI
Italiano: voto NC
Fra titolari e panchinari, forse l’unico calciatore italiano è l’attaccante Lorenzo Insigne e visto che lui alle interrogazioni preferiva giocare a pallone (meno male), il voto è più che giusto. Qualche acquisto patriottico in più, secondo me non farebbe male.
Matematica: voto 9
Se l’italiano non è il suo forte, in matematica il Napoli di Maurizio Sarri fa davvero faville: sole 4 sconfitte subite in questo campionato (meno battuta), 94 reti siglate (più di tutti) e 86 punti in campionato (record del club). L’unica cosa che rendono però nulli tutti questi bei numeri, sono le assenze; ovvero, le assenze dai titoli. Sono davvero sprecati tutti questi record fini a se stessi, se poi non alzi nemmeno un trofeo in stagione. E’ arrivato il momento di vincere.
Storia: voto 7
Pagine di storia da studiare su questa ormai grande squadra non ce ne sono molte, a parte quelle su Maradona, ma il nuovo Napoli che sta per sbocciare ha tutte le carte giuste per poter tornare per lo meno sul tetto d’Italia. La costante presenza in Europa e nelle fasi ad eliminazione diretta, hanno reso possibile il loro approdo “all’esame di maturità”… ma bisogna vincere.
Inglese: voto 6,5
E’ stato un buon cammino quello svolto in Europa da parte degli azzurri, o almeno fino agli ottavi. La squadra guidata da Maurizio Sarri, infatti, dopo un girone passato da prima (anche se con qualche brivido), ha avuto la sfortuna (o la fortuna) di incontrare il Real Madrid già agli ottavi di finale. Il totale del doppio confronto è stato chiaro: 6-2, non c’è stata storia. Questa batosta, però, è servita al Napoli per accumulare ancora più esperienza per la prossima Champions League, dove già nei preliminari, dovrà mettercela tutta.
ROMA
Italiano: voto 3
Una volta l’attacco dei giallorossi citava: Francesco Totti, Vicenzo Montella e Gabriel Batistuta. 2 italiani su 3. Adesso, invece, è il contrario. Il tridente offensivo della Roma, durante l’ultimo periodo del campionato, è stato: El Shaarawy, Dzeko e Salah. Un bosniaco, un egiziano e un italiano (con origini egiziane). Anche se però, per la maggior parte della stagione sulla corsia di sinistra ha giocato Diego Perotti (argentino). L’unico titolare fisso è Daniele De Rossi, ed è l’unico, togliendo l’infortunato Florenzi e l’eterno Totti, ad rendere più o meno recuperabile questo voto. Con l’avvenire di Di Francesco (ex Roma), infatti, sulla panchina giallorossa, sembra doverci essere una specie di rivoluzione; visto che gli obbiettivi dell’ex tecnico del Sassuolo, sono tutti di nazionalità italiana (Pellegrini, Berardi e Acerbi).
Matematica: voto 8
Proprio come il Napoli, la Roma ha condotto un campionato eccellente sotto il profilo dei numeri e sempre come gli azzurri, non hanno portato a niente di materiale; se non il secondo posto. I numeri della Roma sono: 90 gol fatti (2° miglior attacco), 38 gol subiti (2^ miglior difesa) e 87 punti (record del club). Qui, oltre alle assenze da titoli, la Roma ha peccato anche nelle sconfitte: sono ben 7 le partite a mani vuote per l’ex squadra di Spalletti e proprio per questo, il voto è sceso di mezzo punto.
Storia: voto 5,5
Non ha molto da raccontare la storia di questo club, ma a differenza magari del Napoli, che di futuro davanti ne ha, la squadra capitolina sembra non avere mai un’idea chiara di come procedere l’anno seguente. Esempio: il Napoli (prendo sempre loro come esempio perché le due società si assomiglia in molti campi) ha blindato tutti i big, mentre i giallorossi, non dicono mai di no alle trattative per i suoi giocatori. Salah è già partito, insieme a Szczesny e se dovessero accordarsi pure Manolas e Nainggolan, allora in storia saranno sicuro rimandati.
Inglese: voto 6–
Dopo essere stato eliminato dal Porto nei preliminari di Champions League (clamoroso lo 0-3 all’Olimpico), la Roma si è ripresa dominando il suo girone di Europa League, per poi però, uscire agli ottavi contro il Lione. “potrebbe fare di più ma non s’impegna”.
LAZIO
Italiano: 5
Proprio come i cugini, la presenza di italiani nell’11titolare è molto ridotta, ma con la differenza però, di un vivaio molto più in evidenza. Gli unici italiani in campo sono: Marchetti, Parolo e Immobile. Sono solo tre, ma le varie apparizioni di Murgia, Crecco, Rossi e Lombardi, rendono i biancocelesti un po’ più tricolore rispetto ai rivali capitolini.
Matematica: voto 7
La stagione di Simone Inzaghi è stata fantastica: Europa conquistata e giocatori rivitalizzati. I punti di forza di questo bel voto in materia sono stati i 70 punti in campionato e le 74 reti siglate (solo 3 in meno della Juve). I biancocelesti non raggiungono il numero tondo in pagella per 2 semplici motivi: le 10 sconfitte e le 51 reti subite, che ne fanno soltanto la settimana squadra con la migliore difesa.
Storia: voto 5
Anche qui poca storia da ripassare, ma ancora di meno da imparare. Se la Roma è sempre presente in Champions League (o almeno fino ai preliminari), la Lazio ha fatto l’abbonamento per l’Europa League. Poca mentalità di migliorarsi e zero idee di mercato, sono questi i principali paletti che negano il salto di qualità alla formazione biancoceleste.
Inglese: voto 4,5
Hanno l’abbonamento si, ma non se lo portano mai appresso durante le trasferte europee. Sempre eliminati e mai un degno impegno per l’ex Coppa Uefa, che non approda in Italia dal lontano 1999, quando ad alzarla fu il Parma di Buffon.
MILAN
Italiano: voto 6,5
tolto l’attacco, dove spicca solo il nome di Lapadula, il Milan ha una vasta gamma di giocatori nazionali dal centrocampo in giù: da Bonaventura a Donnarumma, passando per Calabria e Montolivo. Tantissimo vivaio e linea italiana sempre presente nel Milan di Berlusconi, che dopo aver venduto ai cinesi, è stata un po’ spodestata con gli acquisiti di Ricardo Rodriguez, Kessie, Musacchio e André Silva.
Matematica: voto 6-
Il classico studente che arriva all’esame, si siede, parla due minuti…e si accontenta del 60. Il Milan ha avuto in molte occasioni l’opportunità di agguantare Lazio e Atalanta, avvicinandosi addirittura per un periodo anche al Napoli; ma ogni volta si è visto fare due passi indietro, rispetto al singolo fatto in avanti. 63 punti (uno in più del settimo posto), sole 57 reti e ben 11 sconfitte; sono questi i numeri che hanno portato lo studente (il Milan) a raggiungere il minimo indispensabile per il diploma.
Storia: voto 5+
Non si vive di soli ricordi, anche se bello rileggere le imprese fatte, ma il Milan lo sa e con l’avvento dei cinesi, subentrati all’ormai stremato e stravincente Silvio Berlusconi, sembra aver trovato una linea ed un progetto ben preciso per riscrivere totalmente il libri di storia, tornando così a poter sognare di ritornare nell’olimpo del calcio, dove è appunto sceso, dopo il trionfo nel 2007.
Inglese: voto NC
Non potendo partecipare alle coppe europee, il voto non può che essere questo: rimandato con obbligo di massimo impegno, nella prossima Europa League.
INTER
Italiano: voto 4,5
Prima di questo campionato appena concluso il voto era ancora più basso, visto che nella scorsa stagione, di italiani ce n’erano si e no un paio. Quest’anno, invece, con gli acquisti di Candreva e Gagliardini, L’Inter ha dato quel tocco d’Italia in più che mancava… ma non è bastato per la sufficienza.
Matematica: voto 3
Stagione completamente fallimentare per gli uomini di Manci…ehm, De Boe…volevo dire Piol…vabbè lasciamo stare. Oltre ad aver concluso il campionato in settima posizione (fuori da ogni competizione), hanno racimolato soltanto brutte figure: i 49 gol subiti e le 14 sconfitte, sono i principali protagonisti della disfatta nerazzurra.
Storia: voto 3
Sono 7 anni ormai che festeggiano il triplete, insieme all’ultimo scudetto e all’ultima coppa. E’ arrivato il momento di prendere la penna e riscrivere le impolverate pagine di questo club. Però, con questo andamento, i cinesi non stanno affatto onorando quanto è fatto di bello in passato dalla famiglia Moratti. Al momento, la cordata Suning, è bocciata.
Inglese: voto 2
In un girone d’Europa League con Beer-Sheva, Southampton e Sparta Praga, l’Inter è riuscita nell’impresa di non qualificarsi. Cammino disastroso e terminato troppo presto.
ATALANTA
Italiano: voto 8
Nella formazione titolare, sono solo 5 i giocatori provenienti dall’estero (Kessie, Kurtic, Gomez, Berisha e Toloi); mentre in panchina, sono quasi tutti di nazionalità italiana. Uno dei punti forti di questa squadra è stato il vivaio: Caldara e Gagliardini su tutti. I due giovani hanno mostrato il loro talento a tal punto da passare uno alla Juventus e l’altro nell’Inter.
Matematica: voto 8
Stagione dei record dell’Atalanta. Ogni volta che toccava un pallone, tagliava un traguardo. Il miracolo targato Gasperini ha fruttato per il club bergamasco una storica qualificazione (diretta) ai gironi di Europa League. Il 4° posto (preso all’ultima giornata), le 41 reti subite (4^ miglior difesa), le 21 vittorie e le sole 8 sconfitte subite: sono questi i pilastri innalzati dal club che hanno portato l’Atalanta a siglare la stagione più importante della sua storia.
Storia: voto 8
Possiamo tranquillamente scrivere: “rileggere matematica”. Stagione da incorniciare: miglior piazzamento, record di punti, record di vittorie…e possiamo continuare all’infinito. I prossimi obbiettivi di questo astro nascente sono il nuovo stadio e la conferma in Europa. Due obbiettivi che se venissero realizzati, farebbero da consacrazione alla nascita, forse, di un’ottava sorella in Serie A.
Inglese: voto NC
Non hanno partecipato prima di quest’anno a coppe internazionali, ma si sono presentati lo stesso alla commissione con un biglietto con su scritto: “Noi l’esame lo facciamo in Europa”.
Lascia un commento