Views: 0
Dopo alcuni giorni di pausa, torna il nome della Salernitana nelle intercettazioni che fanno parte dell’operazione Dirty Soccer. Anche stavolta non si fanno nomi di giocatori, dirigenti o presidente o altro che sia un tesserato granata. Ma la solita conversazione fra due persone distanti dai colori granata, che parlano senza una cognizione di causa precisa. Il contenuto potrebbe essere tranquillamente una barzelletta, o una bugia per farsi grandi e far intendere di essere al centro di chissà quali intrecci che hanno poco a che fare con lo sport. La società rimane tranquilla, e guarda con distacco ciò che accade, magari anche con l’idea di poi far partire querele a gò gò, viste le forzature che si stanno facendo per mettere al centro degli inciuci, la Salernitana di Lotito. Cosa che ci tengono a sottolineare sia i quotidiani, che le agenzie, che le tv nazionali. Non possiamo che rifarci alle dichiarazioni del post Salernitana-Teramo: sono farneticazioni, siamo più che tranquilli, non possiamo giustificarci ogni volta su cose che non esistono. Aria fritta. Nemmeno conosco Di Nicola”. Così il direttore sportivo granata Fabiani commenta il coinvolgimento, ancora una volta presunto, della Salernitana nella faccenda calcioscommesse. Il tutto riguarderebbe la partita interna col Messina di campionato giocata il 21 dicembre, frutto di alcune frammentarie intercettazioni che l’Ansa ha divulgato nel pomeriggio tra il ds dell’Aquila, Di Nicola, e un misterioso interlocutore. Sembra quasi che qualcuno a tutti i costi voglia tirare il club granata per la giacchetta dentro la vergognosa faccenda. La Salernitana, dal canto suo, non può che ostentare tranquillità. E se Fabiani rimanda alle dichiarazioni della scorsa settimana, quando prese la parola nella sala stampa dello stadio Arechi al termine di Salernitana-Teramo e dopo due giorni dallo scoppio del polverone mediatico in cui, suo malgrado, fu inserita anche la Salernitana, la tifoseria è ancora una volta disorientata, indignata. La notizia ha fatto immediatamente il giro dei social, ovviamente. Del resto, il sodalizio caro a Lotito e Mezzaroma – è bene precisarlo ancora una volta – non figura tra gli indagati, nè vi sono propri tesserati chiamati in causa. Saranno gli inquirenti che stanno esaminando tali ulteriori intercettazioni e potranno poi anche interrogare i diretti interessati (vedi Di Nicola, finito agli arresti domiciliari, ndr) ad approfondire la questione. Per ora, di certo c’è che la Salernitana è stata nuovamente chiamata in causa stando alle chiacchierate di terzi che nulla hanno a che vedere col club granata, e probabilmente non sono neanche degni di pronunciare il suo nome.
Raffaele Cioffi
Lascia un commento