14 Marzo 2025
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Di Nunzio e il suo Grand Tour costiero-vesuviano

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Servizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata (foto di Bruno Fontanarosa)


Un corazziere per una corazzata. Forse, in un girone che comprende anche il Bari che si candida a protagonista assoluta, definire la Turris una corazzata può sembrare azzardato, ma la squadra a disposizione di mister Grimaldi è forte assai. Con l’arrivo di Di Nunzio in difesa ancora di più. Il difensore capitolino l’anno scorso era in forza al Catanzaro in serie C ma la Campania la conosce benissimo, soprattutto l’area vesuviano-costiera. Ha vissuto anni bellissimi a Sorrento, faceva parte di quello squadrone allenato da un tecnico la cui esperienza nella città del Tasso non è stata memorabile ma che adesso è in testa alla Premier con il suo Chelsea dopo un triennio indimenticabile a Napoli. Per quei pochi che non l’avessero capito, parliamo di Maurizio Sarri, che restò a Sorrento fino a dicembre per poi essere rimpiazzato da Ruotolo, quella squadra era costruita per il salto in serie B ma non riuscì a centrare l’obiettivo. Di Nunzio era uno dei leader e, dopo la diaspora dei giocatori migliori a causa del disimpegno di patron Gambardella, restò a Sorrento fino a diventarne il capitano, ma quella parabola discendente era impossibile da arrestare. Uno come lui era ambito da tanti altri club e se lo accaparrò quello più vicino territorialmente.

Da Sorrento si spostò a Castellammare, roba da andarci a piedi. Sono tantissimi i giocatori che hanno indossato entrambe le maglie, quella rossonera e quella gialloblu, ma tra le due tifoserie vige la legge del campanile, una rivalità figlia proprio della vicinanza territoriale. Di Nunzio con le Vespe ha giocato anche in cadetteria, una importantissima vetrina per lui. Poi, come se fosse un Grand Tour, praticamente attaccate a Castellammare ci sono anche le bellezze di Oplonti, in quel di Torre Annunziata. Così Di Nunzio è passato anche al Savoia, altro club che in passato ha dato lustro al calcio campano militando tra i cadetti. Ora, per non farsi mancare niente, è passato alla fazione opposta, nell’altra Torre, quella del Corallo. A Torre del Greco si vogliono fare le cose perbene quest’anno dopo la stentata salvezza dello scorso campionato. Si vuole riaccendere la passione del pubblico del “Liguori”, la società ha annunciato tanti colpi di spessore e, per rinforzare il pacchetto arretrato, ha ingaggiato un elemento esperto e affidabile come Di Nunzio. Ritorno in Campania per lui, una terra che l’ha quasi adottato, il suo passato ce l’ha vicino, basterebbe qualche fermata della Circumvesuviana, ma ora il suo presente si chiama Turris, una piazza che vive con grande trasporto le vicende della propria squadra, Cunzi e Longo già sono pronti a dare fuoco alle polveri,  per un attacco esplosivo ci deve essere anche una difesa d’acciaio.

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Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di www.footballweb.it

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