14 Marzo 2025
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Dati (massaggiatore Batistuta): “Che ricordi in pullman a Manchester, o il ritiro con l’Argentina in incognito. E quello scherzo a Edmundo…”

Dati (massaggiatore Batistuta): "Che ricordi in pullman a Manchester, o il ritiro con l'Argentina in incognito. E quello scherzo a Edmundo..."

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A Radio Sportiva, nel giorno del compleanno di Gabriel Batistuta è intervenuto il suo massaggiatore ai tempi della Fiorentina, Luciano Dati:

“L’ho sentito stamani, parliamo spesso della Fiorentina. Dice che verrebbe volentieri e sistemerebbe la faccenda ma se hanno messo da parte anche Antognoni… Con Bati mi sono divertito perché la gente pensa che me le dicesse lui invece me le inventavo, gli dissi prima che arrivasse Edmundo ‘guarda se ti ritrovi un pugile brasiliano in bagno non ti spaventare’: così appena arrivato al campo per la prima volta io mi feci prestare una tuta, mi nascosi e uscii dalle porte delle docce tipo saloon per prenderlo a pugni…Questo serviva per farlo entrare subito nel gruppo, come con Kanchelskis e tanti altri. Per 8 anni sono stato più tempo con Batigol che con mia moglie. Un capitano silenzioso, che faceva parlare l’esempio: lui in 19 giorni è guarito dalla pubalgia. Andavo ogni mattina andavo a casa sua alle 7.30 per non distogliere le attenzioni da tutti gli altri giocatori, io ero massaggiatore della Fiorentina, anche se poi sono andato ai Mondiali con l’Argentina e venne fuori la maglietta 007 con la pistola. Passarella non mi ci voleva perché magari potevo fare la spia ma sono entrato sempre di nascosto aspettavo che la squadra fosse a tavola mi chiudevano in una stanza, Bati veniva lo curavo e andavo via. La terza sera sono dovuto uscire dalla anti incendio nascosto nel furgone del direttore del centro sportivo e mi portò all’albergo dove ero alloggiato pagato dall’Argentina perché non è che non lo sapevano e anche passarella faceva finta. L’infortunio che fece perdere lo scudetto? Bati andò a saltare e già era successo qualcosa, ma all’epoca non dovevi rientrare dal centrocampo altrimenti lo avremmo fermato, invece ripartì l’azione Padalino gli fa un lancio lui scatta e si rompe. Poi Zaccheroni che allenava il Milan e avrebbe vinto quel campionato mi chiamò e mi disse ‘è colpa tua che lo hai fatto rientrare’.
Un momento di gioia che ricordo? Il gol a Manchester, negli spogliatoi successe di tutto. E pensare che arrivammo anche tardi, in Inghilterra non è che nel traffico ti fanno passare se hai la partita: le bestemmie che volavano in quel pullman! Arrivammo solo 40 minuti prima della gara, tempo di cambiarsi in quello spogliatoio piccolissimo e andammo dentro a vincere”.
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