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Sulle scelte di Pirlo: “Si deve fare gruppo e squadra nello spirito e nell’assunzione di responsabilità. Gli errori sono incredibili, anche quelli commessi da Pirlo: nelle scelte iniziali e nei cambi. L’Inter era decisamente più forte: forse Kulusevski e McKennie non gli piacciono… Un allenatore dovrebbe valorizzare il suo patrimonio tecnico. L’Inter ha giocato come se rubasse le caramelle a un bambino. Non sono per la ghigliottina però qualcuno deve capire che la scelta di Pirlo senza supporto di profili importanti è pesante. La scelta non è della dirigenza ma di Agnelli”.
Sulla Juve: “Ieri sera per la prima volta non ci sono state polemiche arbitrali o contro il gioco duro. Ieri sera la Juve non era la Juve. Ma ha fatto male anche con il Genoa e con la Fiorentina. Nonostante le lezioni del campo, lo staff dell’allenatore non ha capito quale può essere il cambiamento doveroso da fare. Non accetto il fatto che Pirlo sia un esordiente assoluto: Trapattoni quando ha cominciato aveva un consulente come Boniperti… Quando si prendono delle decisioni si può sbagliare, ma a Pirlo mancano altri due occhi. Serve qualcuno che faccia punto e a capo all’interno dello spogliatoio”.
Sul mercato: “non ci sono soldi e non offre molto. Non ci sono nomi abbastanza di qualità per la Juventus da prendere a poco”.
Su Vidal: “Ci vuole equilibrio. In quattro mesi non ha fatto granché, ma non può essere riabilitato per un gol alla Juve. Resta un giocatore importante ma non possiamo del tutto assolverlo. L’Inter ha portato avanti una partita perfetta e ha giocato con consapevolezza e superiorità”.
Sulla Supercoppa: “A oggi le possibilità sono 95% Napoli e 5% Juventus”.
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