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Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata
Con le reti dei ritrovati Calhanoglu e Bonaventura, il Milan strappa 3 punti importantissimi in casa del Bologna e continua la sua estenuante corsa verso l’Europa. Contro gli uomini di Donadoni si è tornato a vedere finalmente il bel gioco improntato da Gattuso che, proprio contro i rossoblu, un girone fa, trovò la sua prima vittoria da allenatore in Serie A. Il risultato, inoltre, è stato lo stesso e per poco anche i marcatori, con l’unica differenza che all’andata il turco con la maglia numero 10 non era ancora il prezioso giocatore che è adesso.
Diciannove partite fa, però, il Milan non diede continuità a quella vittoria, o almeno non lo fece subito. Dopo quel trionfo, infatti, arrivarono due pesanti sconfitte contro Verona e Atalanta, con quest’ultima che potrebbe pesare molto al momento delle somme a fine campionato. Adesso, invece, il Milan non può permettersi questi scivoloni, perché l’Atalanta corre come non mai e la Samp è dietro di sole tre lunghezze, cosi come la Fiorentina. Contro il Verona i rossoneri hanno un solo risultato a loro disposizione che, inoltre, potrebbe voler dire retrocessione matematica per i gialloblu. Il Milan però ci è passato in questa situazione, quando poteva essere il “giustiziere” del Benevento… e sappiamo tutti com’è andata. Questa volta però Gattuso non commenterà lo stesso errore e caricherà i suoi come se fosse una finale, la prima delle tre. Perché dopo il Verona, c’è la finale di Coppa Italia contro la Juve e poi lo scontro diretto contro l’Atalanta e sono tutte partite dove è vietato sbagliare.
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