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Servizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA
Sarà Milan-Lazio, dunque. Il primo quarto di finale della Coppa Italia 2014/2015 vedrà i biancocelesti contro i rossoneri. Dopo la vittoria degli uomini di Inzaghi ieri col Sassuolo (per la cronaca vedi qui http://www.footballweb.it/coppa-italia-il-milan-elimina-il-sassuolo-e-si-prende-la-vendetta-pazzini-torna-al-gol/), anche i laziali passano il turno. Lo fanno chiudendo la pratica Torino in una partita praticamente a senso unico.
LA CRONACA – Massiccio turn-over per Pioli che schiera quasi una Lazio B, mentre Ventura sceglie di lasciare in panchina solo Farnerud, Peres e Vives.
Il primo tempo si apre con le due squadre attente a non sbilanciarsi. Tuttavia la pericolosità offensiva della Lazio è palese e, dopo un paio di affondi, al 13′ i biancocelesti passano in vantaggio. Keita Baldè, il più vivace dei suoi, decide di fare tutto da solo: punta Maksimovic, lo supera con un doppio passo e infila Padelli con un diagonale preciso sul palo lontano. Terzo gol in questa Coppa Italia per Keita, dopo la doppietta con il Bassano. Il Torino pare subire il contraccolpo psicologico, ma la Lazio non insiste. E allora la partita torna sui binari della noia, risvegliata solo da un episodio dubbio. Al 27′ calcio di punizione per i granata: palla lunga per Glik che fa da torre e pallone che finisce sul braccio di Konko. Per l’arbitro Russo è tutto regolare. Passano solo due minuti e la Lazio raddoppia. Un rimpallo favorisce Keita al limite dell’area, che allarga serve Cataldi in profondità. Palla al centro per Klose, che da due passi non sbaglia. La gara si trascina all’intervallo senza pericoli rilevanti. Da segnalare, invece, i fischi del pubblico granata dell’Olimpico all’indirizzo della squadra di Ventura, per la deludente prestazione offerta.
Nella ripresa non rientra in campo Amauri, non al meglio. Al suo posto scende in campo Maxi Lopez, fresco di trasferimento dal Chievo. I granata appaiono subito più propositivi, ma rischiano di subire il terzo gol in contropiede. Il solito Keita spreca un servizio di Cataldi, calciando di poco a lato. Sul capovolgimento di fronte, il Torino accorcia le distanze. Martinez, imbeccato al centro con precisione da El Kaddouri dalla destra, sfrutta una dormita della difesa biancoceleste e trafigge Berisha. Ma al 55′ la Lazio ristabilisce le distanze. Su un lancio lungo Glik scivola e lascia una prateria verso la porta a Klose. Il tedesco, a tu per tu con Padelli, tenta il colpo sotto ma viene steso. Dopo qualche esitazione Russo decide per l’espulsione del portiere e decreta il tiro dal dischetto. Ledesma va dagli 11 metri, trasforma la massima punizione e porta i suoi sul 3-1. In superiorità numerica, i biancocelesti tendono a controllare le occasionali sfuriate granata. Granata che si scoprono spesso e volentieri, ed è proprio in una di queste circostanze che Parolo si divora il 4-1, sparando a lato il classico rigore in movimento. La partita si spegne lentamente, con il Torino incapace di rendersi pericoloso e la Lazio che si limita all’ordinaria amministrazione del pallone.
Un’ottima prova delle “seconde linee” di Pioli che si impongono a Torino con autorità e mettendo in luce giovani di prospettiva della primavera, quali Cataldi e Tounkara (oltre all’ormai noto Keita). Ventura non può, invece, dirsi soddisfatto e negli spogliatoi si farà certo sentire. Chi si è fatto sentire, con sonori fischi, è stato di certo il pubblico. Bersaglio numero uno Omar El Kaddouri, autore di una prova a tratti irritante.
Twitter: Val_CohenLauri
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