Views: 1
Servizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata
La notizia ha trovato tutti un po’ spiazzati: Carlo Ancelotti è il nuovo allenatore del Napoli. Già dal giorno prima, si era parlato di una trattativa in stato avanzato ma mai ci si sarebbe aspettati l’ufficialità di lì a poche ore. La gioia per l’arrivo a Napoli di un tecnico che ha vinto tantissimo ovunque abbia allenato, si confonde con l’amarezza di dover salutare un tecnico, come Sarri, che in tre anni ha fatto innamorare tutti praticando un calcio armonioso e quasi irripetibile. Purtroppo, il triennio sarriano si è chiuso senza vittorie, quest’anno lo scudetto è stato sfiorato come mai prima, non era mai successo che a 91 punti non si vincesse lo scudetto. La piazza invocava la permanenza di Sarri, da brividi la scena del suo inchino allo stadio che lo acclamava alla fine della partita contro il Crotone. Che fosse un congedo lo si era capito ascoltando le sue parole in sala stampa. Ci tiene a lasciare un bellissimo ricordo di sé in una piazza che gli ha donato un amore immenso e che lui porterà sempre nel cuore, per questo preferisce non restare in Italia, gli farebbe troppo male vedere il Napoli come un avversario.
Nel calcio, come nella vita, ci sono dei sentimenti, inutile ricordare dei casi, anche recenti, di figure assurte a totem della piazza napoletana che poi, in men che non si dica, hanno preso dimora a casa dei rivali. Sarri ha preferito chiudere qui la sua avventura napoletana, non prendendo in considerazione l’ipotesi che la sua favola potesse tramutarsi in una leggenda. De Laurentiis, dal canto suo, ha subodorato il rischio di una sollevazione di popolo con l’addio del tecnico tanto amato e ha annunciato, forse in anticipo anche con i tempi da lui previsti, l’ingaggio di un top manager come Carlo Ancelotti. Il suo nome, in Italia, è legato soprattutto al Milan, con il quale ha vinto due Champions, per questo i tifosi rossoneri non lo dimenticheranno mai e non si erano ancora preparati all’idea di poter vedere il tecnico di Reggiolo sulla panchina di un’altra squadra italiana. Sembrava una boutade la voce di Ancelotti al Napoli, anche per una questione di ingaggio, invece, s’è concretizzata alla velocità della luce.
Il nuovo tecnico guadagnerà 6,5 milioni l’anno, un grande sforzo da parte della società che si è voluta affidare al meglio che offrisse la piazza. Si può dire che sia stata anche una mossa strategica quella del presidente azzurro dal momento che aveva previsto la reazione dei tifosi, facendo in modo che parlassero più del futuro con Ancelotti che del passato segnato da un tecnico con il quale si era creata una empatia unica. Ci si chiede se il nuovo allenatore abbia avuto da De Laurentiis garanzie circa il mercato che si andrà ad effettuare, che senso avrebbe ingaggiare una figura di tale lignaggio e poi mettergli a disposizione gli Ounas e i Machach di turno? Con tutto il rispetto per i giocatori citati ma si tratta di giovani acerbi, con i quali non si può impostare un progetto vincente nell’immediato. Il Napoli, soprattutto dopo aver sfiorato lo scudetto con il record di 91 punti, non può permettersi di guardare troppo lontano, la scelta di Ancelotti è funzionale proprio perché si possa ambire ad un grande successo già dalla prossima stagione.
Ci potranno essere cessioni eccellenti, Jorginho pare vicino al City, Hamsik è probabile che chiuda la sua lunghissima ed entusiasmante avventura da idolo e capitano del Napoli sbarcando in Cina, a fronte di tali partenze ci dovranno essere arrivi di gente pronta e abituata a vincere, perché possa crescere anche il carisma collettivo. Alla permanenza di un blocco di giocatori, si dovranno aggiungere i profili idonei per fare del Napoli una squadra che abbia la credibilità per poter competere con una Juve che si rafforza di anno in anno. Sarri ha dato vita ad un capolavoro rimasto incompiuto, chissà che non servisse uno come Ancelotti per portarlo finalmente a termine. Il tempo delle emozioni ha reso i napoletani orgogliosi, che sia arrivato il tempo delle vittorie a renderli gloriosi?
Lascia un commento