14 Marzo 2025
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Qui Casertana – Il derby dei derby

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Con le dovute proporzioni e senza voler essere blasfemi, quello che andrà in scena sabato all’Arechi è un po’ una sorta di derby d’Italia della terza serie. Casertana e Salernitana, soprattutto tra la fine degli anni ’70 e l’inizio dei ’90, prima cioè che la Casertana sprofondasse nell’anonimato dei Dilettanti, diedero vita a derby infuocati, spesso d’alta classifica e decisivi per la promozione. Una rivalità che si perde nella notte dei tempi ma che molti riconducono alla famosa “rivolta del pallone”; si racconta infatti che sul finire degli anni ’60, la Casertana perse “a tavolino” una promozione conquistata sul campo proprio a favore dei granata. Non che prima le partite tra le due compagini fossero state all’acqua di rosa, ma da quell’estate di tanti anni fa, la sfida tra rossoblù e granata ha sempre significato qualcosa di più che una semplice partita di calcio.
Se si guardasse solo ai numeri allora, purtroppo per i rossoblù, non ci sarebbe partita: nei ventisei precedenti a Salerno la Casertana si è imposta solo una volta, circa cinquanta anni fa, per 1-2, a fronte delle undici vittorie granata e dei ben quattordici pareggi. Insomma, quantomeno una trasferta complicata e non solo dal punto di vista ambientale. Se a ciò si aggiunge che la chances playoff per la Casertana sono, obiettivamente, non tantissime ecco che il quadro fosco è presto dipinto. Ma si sa, nel calcio la speranza è sempre l’ultima a morire. E poi queste sono partite che vanno ben oltre gli interessi di classifica, lo sanno bene anche a Salerno dove i tifosi chiederanno ai loro beniamini una prestazione degna di nota. Promozione o no il derby è sempre il derby anche se spesso da Salerno arrivano atteggiamenti snobisti più di facciata che di concreto convincimento.
La Casertana non arriva all’appuntamento con la serenità di una classifica tranquilla, ma questo, a ben pensarci, deve dare alla squadra quella marcia in più di chi si gioca la vita; poi solo al ’90 ci si attaccherà alle care vecchie radioline per carpire, si spera, buone nuove da Aversa e Benevento. Novanta minuti di fuoco, sicuramente per la Casertana e i suoi tifosi la partita dell’anno: un derby contro la rivale di sempre e dei playoff da conquistare, quei playoff che, se sfuggiranno, e questo sia chiaro a tutti da ora, non saranno persi a causa di quest’ultima partita. La Casertana, forse col difetto della neopromossa, ha perso tanti, troppi punti per strada, a volte anche pagando dazio alla sfortuna, contro squadre di medio-bassa classifica. Ultima in ordine di tempo la clamorosa debacle interna contro il Melfi. Senza contare i punti persi tra Ischia, Aversa etc.
Ma il derby è sempre il derby. Punto. Nulla da aggiungere. Anzi no…
Che sia solo una partita di calcio. Accesa, combattuta, anche sugli spalti ma solo a colpi di striscioni e cori. Che non si trascenda in cose più gravi, che entrambe le tifoserie dimostrino maturità come all’andata seppur in una Caserta letteralmente blindata. Lo si faccia in nome delle due splendide città ed anche del piccolo Armandino verso il quale gli ultras rossoblù hanno già avuto modo di dimostrare la loro generosità. E che non si cada nelle trappole di qualche “cane sciolto”…
Che sia una giornata di calcio e di ribalta per tutta la regione.
Poi, come al solito, che vinca il migliore e buona fortuna a tutti.

Vincenzo di Siena

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Collaboratore del sito www.footballweb.it cura la Casertana

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