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Forse una delle giornate più belle degli ultimi anni; forse, anzi senza forse, una delle partite più importanti dell’ultimo ventennio. Spalti gremiti, pubblico delle grandi occasioni, una coreografia mozzafiato, con avellinesi, ternani e cassinati giunti fino a Caserta per dar “man forte” a un pubblico che ha solo bisogno di tornare a sognare. Commoventi i tifosi della Casertana quest’oggi, a sgolarsi per 95 minuti a fianco dei loro beniamini che, da par loro, non hanno affatto sfigurato contro una squadra che, come organico e organizzazione societaria, potrebbe tranquillamente già iscriversi in Serie B. E invece i rossoblu sono ancora vivi, ancora in corsa (anche se fra tre giorni ci vorrà il classico miracolo sportivo). Non hanno chinato la testa i falchetti al confronto dei più forti piemontesi. Una gara giocata a tutta, oltre i crampi, oltre la stanchezza, oltre le differenze tecniche, e di budget (che tanto “piacciono” a qualche allenatore di Serie A, non lontano da qui). Oggi i ragazzi sugli spalti e quelli scesi in campo hanno dimostrato che liddove c’è passione, dedizione, serietà non c’è categoria che tenga. A chi oggi ha preferito festeggiare uno scudetto (33? 35? Ma chi se ne frega!) o perdere tempo a seguire “soloni” pronti a scovare i fuorogioco di 2 millimetri pur di trovare alibi ai propri fallimenti, a queste persone, speriamo, giovi la lettura di quest’articolo.
LA PARTITA
Le formazioni in campo sono quelle tipo: Esposito, che conferma De Marco terzino al posto di Finizio, vorrebbe avere i problemi di abbondanza di Pillon che lascia in panchina Evacuo per Bocalon.
Pronti via e subito si capiace di quale pasta è fatta l’Alessandria; nei primi minuti infatti, i grigi dimostrano la loro superiorità. Ma la prima occasione è per i padroni di casa con Giorno che costringe Vannucchi a rifugiarsi in angolo. Quindi, poco dopo, ancora falchetti pericolosi con Corado che però non impensierisce la retroguardia ospite. Ma alla prima occasione l’Alessandria passa: disimpegno errato di Rainone al limite dell’area, Fischnaller si fionda sul pallone vagante e senza pensarci su fa partite un tiro tanto forte quanto preciso sul quale Ginestra non può nulla. Siamo al quarto d’ora e l’Alessandria sembra avere in mano la gara. I rossoblu risentono del gol a freddo, quasi timorosi di incorrere in un passivo peggiore. Al 24′ Ginestra evita un eurogol di Gonzalez direttamente da tiro d’angolo, quindi al 38′ è ancora il portierone rossoblu a dire di no agli avversari. Il primo tempo si conclude sull’1 a 0 per gli ospiti. Danni limitati per la Casertana che comunque, anche in difficoltà ha tenuto bene il campo.
Subito pericolosa la Casertana, che nel secondo tempo si presenta in campo con maggior piglio, con Orlando che serve bene Corado anticipato di pochissimo dall’uscita di Vannucchi. La difesa non è il forte dei piemontesi così Esposito, così come a Siracusa, decide di cambiare inserendo Carriero per Magnino. Più spinta e più fisicità al servizio dellq squadra. La Casertana è padrona del campo, con gli ospiti che forse pagano anche sul piano fisico. La Casertana ci prova, convinta di poter risollevare il riaultato di svantaggio. Esposito cambia ancora inserendo Taurino al posto di Ciotola. Cambio decisivo perché alla mezz’ora proprio il giovane attaccante rossoblu, approfitta di una frittatona della retroguardia grigia (Celjak e Vannucchi non si intendono) insaccando a porta vuota. Ultimi minuti di passione per entrambe le tifoserie con i piemontesi che reagiscono quando però è troppo tardi. Al triplice fischio è 1 a 1. Applausi e un “grazie ragazzi” intonato dai tifosi rossoblu. Tutto si deciderà mercoledì allo stadio “Moccagatta”.
Lega Pro 2016/2017, Play-off – Ottavi di finale, gara di andata
CASERTANA – ALESSANDRIA 1-1
CASERTANA – Ginestra, Giorno (90′ Finizio), Magnino (55′ Carriero), De Marco, Rajcic, Corado, Ramos, D’Alterio, Rainone, Ciotola (72′ Taurino), Orlando. A disp.: Pezzella, Lorenzini, Fontanelli, Diallo, Petricciuolo, De Filippo, Simone, Colli, Cisotti. All.: R. Esposito
ALESSANDRIA – Vannucchi, Celjak, Cazzola, Iocolano (90′ Manfrin), Fischnaller (67′ Sestu), Piccolo, Gonzalez, Barlocco, Gozzi, Branca, Bocalon. A disp.: La Gorga, Mezavilla, Piana, Rosso, Sosa de Luca, M’Hasi, Nava, Sala, Evacuo. All.: G. Pillon
ARBITRO – A. Balice di Termoli – ASSISTENTI – Scatragli di Arezzo e Pizzi di Termoli – QUARTO UOMO – Camplone di Pescara.
MARCATORI – 15′ Fischnaller, 75′ Taurino
SPETTATORI – 3800 circa (una trentina provenienti da Alessandria
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