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Così Enzo Bucchioni a Radio Sportiva:
Top player? Il calcio è malato di gigantismo, c’è stata una moltiplicazione di partite e tornei e sono stati trascurati i vivai. La crescita di alcuni talenti si è perduta, ci vuole maggiore attenzione in questo senso. Quando parlo di miopia e limiti a livello dirigenziale mi riferisco alla mancanza di attenzione ai settori giovanili, che viene riscoperta solo oggi con la crisi. Adesso dobbiamo ripartire da zero, non si può perdere l’essenza e le radici in questo modo.
Partite? Le Tv hanno visto ridurre gli abbonamenti e non sono più in grado di pagare certe cifre. Anche questo fa parte del gigantismo di cui parlavo. In una riforma globale si dovranno ridimensionare le squadre partecipanti nei campionati. Proposta della Fifa? Quando si va a toccare il calcio è come toccare qualcosa di sacro. C’è un calo di interesse globale che non sfugge ai dirigenti, se ci sarà una riforma questa sarà fatta per creare nuovo interesse.
Settore giovanile della Juve? I suoi giovani se li è coltivati e tirati su negli anni ma ora fatica a farlo perché è alla prese con l’ultimo step per raggiungere i top club. Ha deciso di farlo in modo diverso, prendendo Ronaldo. Paratici senza Marotta? Ho dei dubbi su questa gestione in solitario. Ci sono state tante situazioni un po’ sorprendenti, Paratici è un grande conoscitore di calcio ma ha palesato i suoi limiti. In certi momenti la Juve gestiva tutto da 10, ora si fa fatica a dargli 6.
Bennacer Tonali? La convivenza è possibile. Donnarumma? Il calcio fa arricchire e ci sono interessi che coinvolgono la famiglia. Con tutti i suoi limiti e difetti Raiola è comunque uno dei procuratori più bravi.
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