14 Marzo 2025
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Bacca-Niang, il Milan va: 2-0 alla Lazio

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Risultati immagini per bacca gol lazioMontella sorride. Il Milan conquista tre punti fondamentali a San Siro, battendo la Lazio per 2-0 e conquistando così la seconda vittoria casalinga in campionato. I rossoneri dimostrano di saper soffrire una buona Lazio e colpiscono di rimessa col solito ispiratissimo Bacca. Per i biancocelesti una punizione fin troppo amara, che vanifica una prestazione non del tutto negativa.

PARTENZA IN SORDINA – A San Siro chi parte meglio è la Lazio, che mette subito il Milan alle strette con un pressing alto asfissiante. I rossoneri, piuttosto timorosi, trovano parecchie difficoltà ad uscire palla al piede. La paura ha un brutto effetto anche sull’attenzione, perchè all’11’, su un fallo laterale battuto lungo in area, Montolivo si addormenta e Milinkovic stacca di potenza: per fortuna Donnarumma è attento. Il serbo è un fattore in mezzo al campo, perchè catalizza tutte le palle alte e vince tutti i rimpalli. Anche Immobile e Djordjevic si spendono molto: da una loro combinazione alla mezz’ora scaturisce un tiro di Parolo che difetta nella mira e finisce alto.

RISVEGLI IMPROVVISI – La Lazio sembra in controllo, ma si scopre ai contropiede rossoneri. Al 34′ Kucka recupera un buon pallone a centrocampo, Bonaventura parte in progressione e dopo una serpentina in area tocca carambolescamente sfiorando la rete. Sono avvisaglie di pericolo per i biancocelesti, che si concretizzano tre minuti dopo. Parolo perde una palla sanguinosa a metà campo, Kucka verticalizza in maniera fulminea e Bacca fa il resto, lanciandosi in solitaria e trafiggendo Strakosha alla prima palla gol a sua disposizione. Il contraccolpo psicologico si fa sentire per la Lazio, che nel finale della prima frazione si espone ad altre due iniziative firmate Bonaventura, ma Strakosha si oppone. Così come si salvano i laziali, quando Suso si invola sulla destra e , sul cross dello spagnolo, Bastos rischia l’autogol di tacco, poi Bonaventura prova il tap-in ma spara su Basta.

LA MOSSA DI INZAGHI – Alle strette, Simone Inzaghi sceglie di inserire dal primo minuto della ripresa sia Felipe Anderson che Keita, col brasiliano esterno nel 3-5-2. La scelta sembra donare ai suoi una buona verve e una maggiore pericolosità. Keita agisce alle spalle di Immobile ed al 54′ combina con l’italiano, ma il tiro dell’ex Siviglia è sbilenco. Due minuti dopo, grandissima occasione per i rossoneri: Bacca apre all’inserimento in area di Calabria, che mette in mezzo di prima per Niang, ma il francese liscia clamorosamente a porta quasi vuota. La risposta laziale è quasi esclusivamente sulla fascia destra, dove Anderson punta continuamente De Sciglio, ma non riesce a rendersi pericoloso ed efficace.

LA CONTROMOSSA DI MONTELLA – Montella capisce l’importanza del momento e decide di invertire gli esterni offensivi: Niang si sposta sulla destra e Suso sulla sinistra. L’effetto è immediato, perchè al 73′ Niang va via sulla destra e crossa basso, Radu tocca col braccio e Massa assegna il rigore ai rossoneri. Dal dischetto si presenta Niang, che si fa perdonare l’occasione fallita spiazzando Strakosha per il 2-0. La Lazio è tramortita e fatica a reagire, il Milan prova ad approfittarne, ma la stanchezza non permette agli uomini di Montella di assestare il colpo di grazia. Inzaghi decide di cambiare, stavolta modulo, ma il Milan si difende bene. Romagnoli e Paletta sembrano in giornata di grazia, Calabria giganteggia sulla destra. Montella si copre, inserendo Locatelli per Suso, poi fa riposare Bonaventura, inserendo Honda. La partita si trascina stancamente verso la fine, con l’ultimo sussulto laziale: Immobile a pochi centimetri dalla porta, fallisce il tap-in. E’ la fotografia della serata biancoceleste.

Seconda vittoria consecutiva per il Milan e quota 9 in classifica. La continuità si costruisce coi risultati e Montella lo sa bene. Il tecnico rossonero ha avuto ragione nello schierare Calabria sulla destra, il terzino è stato uno dei migliori in campo. Bacca è un cecchino infallibile e, spesso, risolve gli appannamenti di una squadra ancora troppo fragile mentalmente. Grande delusione per Simone Inzaghi, che sperava sicuramente in qualcosa di più dai suoi. La prestazione dei biancocelesti è una torta senza ciliegina: nel senso che è mancata l’efficacia, visto che la casella reti è rimasta bloccata sullo zero. E’ mancato il carattere, quello che ha saputo mettere in campo il Milan, facendo felice San Siro.

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Nato nella Nola di Giordano Bruno e cresciuto a pane e calcio. Amante della parola scritta, evasione dalle indigestioni di matematica e informatica universitarie. Appassionato di musica a 360 gradi e lettura, nostalgico ma teso alle novità.

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