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Manca poco alla ripresa della preparazione per la squadra di Walter Novellino chiamata a compiere una vera impresa per cercare di attraccare al porto della salvezza anche quest’anno. Certo è che i ventuno punti racimolati nella prima fase del campionato sembrano non condannare completamente i lupi ancora in piena lotta visto l’esiguo distacco che li separa dalla zona tranquillità.
Però se nello specifico ci soffermiamo ad analizzare il cammino degli irpini notiamo che dei ventuno punti raccolti diciotto sono frutto delle prestazioni giocate sul terreno amico dove comunque in sei delle undici gare disputate non s’è vinto. Peggio ancora invece lo score lontano dal Partenio con i lupi bravi a conquistare solo tre punti frutto d’altrettanti pareggi. Ma se in casa la differenza gol sorride al sodalizio biancoverde con un più due è in trasferta ,con un meno quindici, il dato che allarma maggiormente la tifoseria avellinese. Come nella vita anche nel calcio i numeri sono la perfetta sintesi di ciò che avviene nella nostra esistenza onde per cui è lampante che la squadra prima di Toscano e ora di Novellino denota gravissimi problemi sia mentali visti i numerosi errori individuali che di costruzione visto la deficienza(molto meno sotto la gestione del tecnico di Montemarano) a superare anche la linea centrale del campo .
Detto questo è inevitabile che la società torni presto sul mercato e provveda ad ovviare alle lacune lasciate durante la sessione estiva . Non ci sono alternative purtroppo ,solo mettendo mano al portafoglio si può cercare di salvare il salvabile ,anche perché non esiste calciatore al mondo che davanti a cifre importanti storci il naso a secondo della posizione in classifica dell’acquirente.
È troppo banale nascondersi dietro al fatto che la posizione in classifica tutt’altro che tranquilla fa salire il prezzo degli ingaggi dei possibili colpi di mercato ,ma se si fosse lavorato bene in estate non si sarebbe certo arrivati a questo.
Mah aspettiamo fiduciosi l’operato di Taccone e company cha al dire il vero non si sono mai tirati indietro negli anni passati ma un eventuale lentezza nell’assicurare a Novellino i rinforzi promessi equiparerebbe alla classica resa senza condizioni
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