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Grazie ad un calcio di rigore trasformato da De Vena nel secondo tempo, l’Avellino non solo è tornato alla vittoria ma ha anche riconquistato la vetta della classifica.
Non è stata sicuramente una bella gara quella giocata oggi tra le mura amiche dalla compagine di Graziani a causa anche di alcune assenze importanti soprattutto a centrocampo.
Contro un tenacie Lanusei che nei primi quarantacinque minuti è parso leggermente più pericoloso dei locali, gli irpini hanno mostrato le solite lacune in fase di impostazione della manovra in virtù di un baricentro sempre basso nonostante giocasse in casa.
Anche dalle fasce laterali purtroppo palloni giocabili per la coppia di attaccanti formata da Sforzini e De Vena si contavano sulle dita delle mani con l’ex bomber di Ascoli e Grosseto costretto spesso ad abbassarsi sulla linea mediana per trovare qualche pallone giocabile.
Troppo prevedibile nel complesso è sembrato il gioco mostrato degli irpini caratterizzato prevalentemente da palloni lunghi verso Sforzini che veniva facilmente bloccato dalla difesa sarda.
Ha giovato non poco l’ingresso nella ripresa fino a quando è stato costretto ad essere sostituito di nuovo a causa della scellerata espulsione di Gerbaudo ,di Nicola Ciotola che ha vivacizzava di molto la manovra dei biancoverdi che prendevano in mano le redini della gara.
Ottimo comunque è stato l’approccio alla gara di Parisi e company bravi nonostante le difficoltà che tutti conoscono a battere un avversario forte e soprattutto a cancellare la pesante sconfitta della settimana precedente.
Pessimo in conclusione la prestazione della terna arbitrale, mai in sintonia nelle scelte addirittura confusionaria nell’episodio dell’espulsione di Gerbaudo .
Purtroppo come avvenuto nove anni fa il Partenio di Avellino oltre ad essere un punto di arrivo per gli avversari di turno lo è anche per le giacchette nere desiderose di assumere il ruolo di protagonista al cospetto di un pubblico di categoria superiore
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