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Francesco Napolitano fino alle 19 del giovedì è un avvocato civilista. Anche abbastanza bravo. Ma alle 19:01 ripone i codici nel cassetto, riempie il borsone, indossa la tuta e va allo Sporting Club ad allenarsi. Le cause, le perizie e le udienze scompaiono. Durante le due ore agli ordini di mister Mungiello esiste solo il calcio, il dio pallone. Al resto si penserà domattina. Non è assurdo. Francesco ha 32 anni. Le aule di tribunale le frequenta da qualche anno, le aree di rigore avversarie invece da quando era bambino. Lo sport più bello del mondo ha un posto esclusivo nel cuore del bomber dell’ASD San Paolino. Lo racconta mentre il fisioterapista Luca Iorio si prende cura dei suoi muscoli un po’ indolenziti: “Ho iniziato presto. A 13 anni segnai un gol da 30 metri alla Fiorentina nella finale del “Trofeo Maestrelli”, categoria Giovannissimi. Le telecamere della Rai hanno immortalato il mio gesto tecnico. E l’arbitro Cesari a fine partita mi ha stretto anche la mano. Eppure la mia grande occasione è stata a Empoli. Ho giocato nelle giovanili un anno. Ero compagno di Buzzegoli e Lodi. Con Lodi ho diviso anche la stanza. Ho avuto anche la fortuna di vedere da vicino un campione come Di Natale”.

IL LEADER- Poi la favola si è interrotta. Napolitano non ha sfondato nel calcio che conta. Ma questo sport non l’ha mai abbandonato. Anche a costo di ripartire dalle categorie minori come i Dilettanti e l’Eccellenza. Alla soglia dei -enta poteva appendere gli scarpini al chiodo e invece ha scelto di ripartire dalla Seconda Categoria. Quest’anno ha accettato l’invito dell’Asd San Paolino, la squadra che aveva punito l’anno precedente proprio con una doppietta. Qui ha trovato una seconda casa, mentre l’Asd San Paolino s’è assicurato un leader. Un leader che parla con un tono di voce flebile. Quasi un sussurro. Ma in campo si fa sentire eccome. Soprattutto con il suo partner d’attacco Ruggiero. “Lui è uno che si scalda subito. Riprende i compagni che sbagliano al primo errore. Ci penso io a “tagliarlo” cioè a richiamarlo all’ordine. E alla calma. Noi vogliamo vincere sempre quando giochiamo. Ma non per questo dobbiamo dimenticare che il nostro primo obiettivo è divertirsi. Questa è la filosofia dell’Asd San Paolino”. Scherzi e screzi a parte, i due vanno d’accordissimo. Insieme hanno segnato 22 gol. L’intesa c’è, ma non sono gemelli del gol. Napolitano è il fratello maggiore di Ruggiero. Non solo per gli anni di differenza, ma perchè Francesco Napolitano è uno dei leader dello spogliatoio.

IL SOGNO- Il bomber si alza dal lettino. Sente ancora dolore. Mister Mungiello non sa se potrà averlo a disposizione sabato. Ma Luca Iorio non ha dubbi:”Sabato giocherà. Sicuro”. Napolitano scalpita. Ha voglia di correre, sentire l’erba umida sotto i tacchetti, l’aria impregnata di umori e il sudore che si incolla alla maglietta. Ora non è più l’hobby di un avvocato. E’ il sogno di quel bambino che a tredici anni stupì Firenze e il Franchi.
Mariano Messinese
Twitter:@MarianoWeltgeis
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