Views: 136
Servizio di Adamo Recchia
“Abbiamo incontrato Gianpaolo Spagnulo storico portiere degli anni 80/90. Gianpaolo ha giocato in squadre prestigiose quali Genoa con cui ha vinto una storica coppa Anglo-Italiana. Ha giocato inoltre nel Perugia e nel Pescara. Ha avuto un’esperienza anche in Brasile nelle file del Vitoria. Ha al suo attivo anche 2 campionati vinti col Taranto e uno col Brindisi. Ha avuto esperienze anche come allenatore dei portieri nel Taranto, nella Cremonese, nella Reggina e nel Novara.”
Qual è stata il tuo primo contatto col il calcio? “Ho iniziato nel settore giovanile del Francavilla Fontana, società che militava all’epoca nel campionato di Promozione. Esordio giovanissimo in prima squadra. Quando hai capito che poteva diventare una professione “Nel momento in cui c’è stato il passaggio dal Francavilla Fontana al Brindisi, società che militava in serie C“. Raccontaci la Tua vittoria più bella e perché “La vittoria del campionato con il Taranto dalla c1 alla B. Essendo Tarantino….non poteva essere per me vittoria più bella”. Avrai sicuramente degli aneddoti da raccontare ne hai qualcuno in particolare che ricordi con maggior curiosità: “Tra i tanti aneddoti ne ricordo uno. Il mio esordio in serie B con il Taranto. Arrivai dal Brindisi il mercoledì e la domenica giocavamo a Bologna, con il Bologna di Maifredi. Partì dalla panchina. Avevamo il massaggiatore squalificato. Il medico mi chiese se potessi aiutarlo a fare qualche soccorso, in caso ce ne fosse stata occasione. Facemmo 2-3 interventi in mezzo al campo. Io con la bomboletta del ghiaccio spry e borraccia. Facevo esattamente le funzioni del massaggiatore. Quando poi, si infortunò il nostro portiere, andai in porta. Quindi la gente pensò che il Taranto avesse messo in porta il massaggiatore. Quel massaggiatore, in quella partita, parò anche un rigore”. Cosa pensi della moviola in campo sei favorevole o contrario: “Favorevolissimo. Visto che in serie A, sei arbitri non sono in grado di giudicare correttamente determinate situazioni di gioco”. Ventura è la persona giusta secondo Te per la nazionale: “Perché no!”. Ormai tante squadra italiane sono in mano a società estere cosa ne pensi di questo fenomeno. “Credo che si possa fare a meno di giocare anche in Italia. Di Italiano è rimasto ben poco, ad iniziare dalle squadre(ormai i calciatori sono quasi tutti stranieri) alle società”. Sappiamo che adesso sei fermo ne approfitti per aggiornarti ? “Ovviamente si. Il calcio si evolve, bisogna sempre aggiornarsi”.
Lascia un commento