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Servizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata
Continua a tenere banco il calciomercato e la questione Verdi in casa Napoli. Il giocatore del Bologna ha rifiutato la destinazione partenopea, gli azzurri non acquistano più un elemento che sarebbe stato utile ma di certo non avrebbe spostato gli equilibri, sicuramente avrà avuto i suoi motivi per restare in rossoblu. Possiamo lanciarci in tante interpretazioni, che non abbia avuto la personalità di mettersi in gioco per ritagliarsi uno spazio, che abbia già l’accordo con un altro club per giugno, il fatto è che lui ha preso la decisione di non muoversi da Bologna. Seguitare a parlare di questa vicenda è aria fritta, la società deve restare vigile sul mercato per trovare subito una alternativa e mettere quanto prima a disposizione di Sarri un tassello che possa fornire più soluzioni senza che giochino sempre gli stessi undici, ma l’attenzione deve essere rivolta alla gara di Bergamo. Se si parla solo delle operazioni di mercato e di una campagna acquisti per il momento insufficiente della società partenopea, si corre il rischio di distogliere l’attenzione da ciò che dovrebbe avere la priorità: la delicatissima trasferta all’Azzurri d’Italia.
Ci si è dimenticati che si va ad affrontare una squadra che, solo due settimane fa, ha violato il San Paolo eliminando il Napoli dalla coppa Italia? Che si fa? Si continua a parlare di Verdi? Si è consapevoli che, in caso di risultato negativo, ci si ritroverebbe spodestati dalla vetta della classifica? Che sia Giuntoli a scandagliare il mercato, squadra e allenatore si devono concentrare unicamente sulla trasferta di Bergamo sperando di portare a casa, perché no, l’intera posta in palio. Sarà difficilissimo, sicuramente, ma non è che sia proprio impossibile andare a vincere lì, manco si affrontassero undici galacticos. Si va ad affrontare una formazione dotata di grande fisicità e molto organizzata tatticamente grazie all’ottimo lavoro di Gasperini e che, tra l’altro, ha il morale alle stelle dopo aver espugnato prima il San Paolo e poi l’Olimpico contro la Roma di Di Francesco, pur giocando un tempo intero in inferiorità numerica.
Basta solo questo per rendersi conto che si andrà ad affrontare una avversaria da prendere con le molle, si tratta di una delle trasferte più insidiose del campionato, a maggior ragione il calciomercato deve passare in secondo piano perché c’è un primato da difendere da una Juve che, a seconda dei rumors provenienti da Torino, è già sicura di riprenderselo. Se il Napoli commette l’errore di pensare ancora a Verdi, allora l’avvicendamento in testa ci sarà sicuramente, ma se scende in campo una squadra feroce e determinata, consapevole di avere tutte le carte in regola per vincere, anche nettamente, allora si darebbe un grande segnale al campionato. Perché una vittoria contro questa Atalanta avrebbe un grandissimo significato, ma è anche una questione di orgoglio personale, a chi farebbe piacere perdere la quarta volta su cinque gare contro la stessa avversaria? Sono innumerevoli i motivi per andare lì a lottare come se fosse una finale, da come si affronterà la partita di domenica si capirà se il Napoli crede davvero nella possibilità di scrivere la storia.
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