14 Marzo 2025
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Agropoli-Nola, quelli tra sogno e realtà

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Sarebbe servita un’impresa. Era la parola più usata alla vigilia di Cervinara, è stata quella più usata alla vigilia di Agropoli. L’impresa non è arrivata, l’Agropoli e il doppio risultato hanno spento un sogno, quello del Nola. Dalla frustrazione della zona playout all’amarezza di una finale playoff persa al minuto 118, il passo è tutt’altro che breve, il divario è tutt’altro che esiguo. In mezzo, c’è di tutto.

C’è l’Agropoli sprecone, inquilino inaspettato d’Eccellenza, predestinato alla vittoria del campionato, penalizzato dal passato, apparentemente rinvigorito dal cambio di panchina, affossato da un più cinico Sorrento e aggrappato a tre (o cinque) partite tostissime. C’è il Nola, figlio di scelte iniziali dimostratesi sbagliate, nipote di soluzioni doverose ed azzeccate, lanciato nell’Olimpo dallo straordinario lavoro dello staff tecnico e sospinto da oltre 18 cuori a battiti bianconeri là dove nessuno avrebbe osato pronosticare. C’è, purtroppo o per fortuna, a seconda dei punti di vista, anche il risultato finale, che è amaro e ingeneroso, comunque la si veda.

Lo spareggio perso col Sorrento ha lasciato il segno. Olivieri sa che non può permettersi di perdere la finale playoff col Nola. Da qui, la scelta del 3-5-2, un modulo che, più che azzannare l’avversario, tende ad ammorbidirlo, tenendogli fermi i guantoni. Le dichiarazioni dell’ex De Cesare hanno fatto discutere e il segnale arriva anche dall’undici titolare: Apicella e Capozzoli, pupilli del toro di Mariconda, siedono in panchina. L’Agropoli sa di dover cercare la supremazia a centrocampo e dal modulo si intuisce che vuole farlo con quella numerica. Liquidato non ha paura del Guariglia e vuole imporre il suo gioco anche là dove in campionato rifilò un netto 3-0 esterno. Per farlo, non snatura il suo credo e si affida al solito 4-3-3, di fatto confermando gli undici del blitz di Cervinara.

Inizia meglio l’Agropoli, che dalla destra nei primi 10 minuti, fa partire le iniziative migliori. De Foglio è puntuale nelle sovrapposizioni e i suoi cross sono pericolosi: Paradisone è costretto ad anticipare Natiello dopo soli 2′, poi al 9′ Iommazzo ci prova addirittura in rovesciata, sbilenca. Il Nola però sa far male quando va in verticale. Quando Vaccaro pesca Scielzo in profondità, ci vuole un super Spicuzza per dire no al diagonale mancino dell’ex Afragolese. La sveglia apre uno spiraglio sul match. Colonna al 18′ prova ad infilarcisi disegnano un bel cross, ma la testa di Vaccaro non è precisa e non inquadra lo specchio della porta. L’Agropoli si chiude a riccio e riparte. Gli uomini di Olivieri, al 28′, si rendono pericolosi con un mancino al volo di Lopetrone che impegna Avino in due tempi. A rischiare grosso è ancora la squadra di casa, al 35′, quando Zaccaro serve Caruso in posizione dubbia: il classe 2000 prova a scavalcare Spicuzza con un lob vellutato, ma il colpo di reni del portiere di casa nega la gloria al giovanissimo esterno. Il primo tempo va in archivio senza altre grosse emozioni.

La ripresa sembra aprirsi con un Agropoli volitivo, alla ricerca della chiusura della pratica. Guadagno al 5′  fa gridare al gol la tribuna di casa, con un tiro che ne dà solo l’illusione ottica. Avino poco dopo deve fare gli straordinari per opporsi ad una punizione potente e velenosa di Giura dai 30 metri, disinnescata con un piccolo brivido. Al 13′ torna a tremare l’Agropoli, quando uno schema su punizione del Nola mette in moto Lenci, che dalla sinistra imbecca il tacco di Schioppa, con la difesa cilentana che libera in angolo con affanno. Il corner seguente porta un nuovo pericolo: Vaccaro anticipa tutti sul primo palo, ma trova ancora un prodigioso Spicuzza ad opporglisi con un riflesso importante. Il secondo quarto d’ora della ripresa vede pochi minuti di gioco effettivo, con continue interruzioni di gioco a spezzettare il match. Il Nola perde contatto con la gara e l’Agropoli prova ad approfittarne in contropiede. Dapprima Maione, al 30′, testa l’attenzione di Avino con una bella conclusione, poi al 39′ Apicella pesca Capozzoli sul secondo palo, tradito dal velo involontario di Maione, poco innanzi a lui. Nel megarecupero di 9 minuti, il Nola va addirittura in rete. Il solito corner affilato di Vaccaro scavalca Spicuzza e trova il tap-in di Schioppa. L’arbitro però annulla giustamente per la carica sul portiere da parte di Olivieri. Ci prova anche Mocerino su azione fotocopia, ma l’anticipo su Spicuzza, di buono, ha solo il timing dello stacco. I supplementari si materializzano, col loro carico di acido lattico.

L’Agropoli è a mezz’ora dal pari-vittoria e non ha intenzione di rischiare imbarcate. Al 6′ del primo extra-time, Scielzo fa sponda su un cross di Olivieri, ma Caruso spedisce nel parcheggio dello stadio l’invitante assist. Il subentrato Tagliamonte colleziona più fuorigioco che tiri in porta, all’11’ si fa vedere con una buona iniziativa e un tiro telefonato. Il secondo tempo supplementare si apre con un’altra chance sprecata dal Nola: Improta lascia rimbalzare il pallone prima di costringere Spicuzza alla parata volante, sulla ribattuta piomba Scielzo che si vede murare ancor dal portiere dell’Agropoli il tentativo. C’è spazio anche per l’espulsione di Guadagno, per somma di ammonizione, prima dell’epilogo. E’ il minuto 118 quando Gullo penetra in area, affiancato da Sacco. Le gambe dei due calciatori sono contigue, ma l’under dell’Agropoli frana al suolo. Per Papale di Torino è calcio di rigore. Dal dischetto, Di Deo, beccato pesantemente dal pubblico di casa al suo ingresso in campo, si fa perdonare battendo Avino e lanciando i suoi alla fase nazionale.

Il calcio toglie, il calcio dà. Guido Di Deo, classe ’81, una settimana dopo l’autorete e gli insulti, festeggia. Il Nola, una settimana dopo gli applausi di Cervinara, versa lacrime amare. E’ forse tutta qui la chiave di questo sport magnifico. Non si può sempre vincere, non si può sempre perdere. Si può solo dare tutto e sperare che basti. Alla fine, l’ultima parola ce l’ha sempre il campo.

 

TABELLINO

AGROPOLI – NOLA 1-0 d.t.s.

AGROPOLI: Spicuzza 8, Hutsol, 6.5 Iommazzo 6, Lopetrone 6, Pascuccio 6.5 (25’st Di Deo 6.5), Giura 6, Maione 6 (4’sts Santonicola sv), Guadagno 7, Bozzi 5.5 (38′st Apicella 6), Natiello 6 (36’st Capozzoli 6.5), De Foglio 6.5 (33’st Gullo 6). A disp. Gesualdi, Doto. All. Olivieri 6.5
NOLA: Avino7, Paradisone 6, Mocerino 7, Olivieri 7, Schioppa 7, Lenci 6 (8’sts D’Abronzo sv), Caruso 5.5(106′ Grandi 6), Vaccaro 6 (1’pts Improta 6), Zaccaro 6 (31’st Sacco 6), Scielzo 6.5, Colonna 6.5 (31’st Tagliamonte 6). A disp. Esposito, Cossentino. All. Liquidato 7

ARBITRO: Papale di Torino 4.5.
RETI:13’sts Di Deo (r).
NOTE: Ammoniti  Giura, Guadagno, Natiello, De Foglio, Apicella, Olivieri, Schioppa, Caruso. Espulsi Guadagno e Gesualdi. Allontanati Olivieri e Liquidato. Spettatori 450 circa.

Servizio di Valerio Lauri ©riproduzione riservata
Twitter: @Val_CohenLauri

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Nato nella Nola di Giordano Bruno e cresciuto a pane e calcio. Amante della parola scritta, evasione dalle indigestioni di matematica e informatica universitarie. Appassionato di musica a 360 gradi e lettura, nostalgico ma teso alle novità.

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