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Un gol annullato e un rigore tolto dal VAR: finisce a reti bianche Empoli-Udinese
Termina 0-0 al “Castellani” fra Empoli e Udinese, anticipo dell’ottava giornata di Serie A. Al 39’ Baldanzi pesca in area Caputo che di prima intenzione calcia alle spalle di Caputo ma il direttore di gara annulla per posizione irregolare della punta dell’Empoli. Sulla giocata del trequartista azzurro c’è la deviazione di Bijol ma il tocco del difensore bianconero viene considerata una deviazione e non una giocata.
L’Empoli inizia il secondo tempo all’attacco con una percussione di Marin che serve Caputo. Il pallone non è perfetto ma l’attaccante riesce comunque a servire all’indietro Baldanzi che si trova Samardzic di fronte e l’azione sfuma. La squadra di Andreazzoli staziona con costanza nella metà campo dell’Udinese e al nono minuto Maleh serve a rimorchio l’accorrente Marin che però calcia in curva. All’11’ Samardzic riceve palla dal limite dell’area e partire un mancino a giro che termina di un soffio sul fondo a pochi millimetri dall’incrocio dei pali. Bella trama dell’Empoli quando al 13’ Cancellieri entra in area e va a terra al contatto con Samardzic, per Fabbri non ci sono dubbi e indica il dischetto: richiamato al VAR il direttore di gara annulla la decisione visto che è il trequartista azzurro ad allargare la gamba e colpire l’avversario. I bianconeri ci provano con Kamara che scende sulla sinistra e serve sul secondo palo Payero, la sua torre viene allontanata dalla difesa azzurra. La squadra di Andreazzoli è molto aggressiva e chiude il team di Sottil nella sua trequarti ma l’azione termina con una conclusione troppo leggera di Marin, bel bloccata da Silvestri. Prima del recupero, rinvio di Bijol che pesca Ferreira sulla corsa ma è ottimo l’intervento di Cacace che salva di fatto un gol. Sul capovolgimento di fronte, Gyasi dalla corsia di destra trova Cancellieri che si coordina e calcia sul fondo di un soffio. Prima del triplice fischio, ancora Empoli vicino al gol con Cambiaghi questa volta ma anche in questo caso la sfera si spegne a lato di poco.
Un gol per tempo: Lecce e Sassuolo si dividono la posta
Termina 1-1 l’anticipo dell’ottava giornata di Serie A tra Lecce e Sassuolo allo Stadio di Via del Mare. Dopo un inizio difficile, gli ospiti prendono coraggio e cominciano ad alzare il baricentro grazie alle giocate di Castillejo, Racic e Vina, mentre Pinamonti sembra un po’ troppo isolato. Alla prima occasione, gli emiliani sbloccano il risultato: sugli sviluppi di un corner calciato dalla sinistra, Baschirotto tocca con il braccio; Sacchi concede il rigore, confermato da un lunghissimo check con il VAR e trasformato con freddezza da Berardi.
Il Lecce torna a premere con grande intensità nei minuti finali della prima frazione, quando Consigli – già decisivo in apertura su Strefezza – è miracoloso sulle conclusioni ravvicinate di Gendrey e Almqvist. Il gol dell’1-1 è però solo rimandato e arriva a inizio ripresa: Pedersen sbaglia il fuorigioco, Krstovic quasi non ci crede e non sbaglia a tu per tu con Consigli.
Raggiunto il meritato pareggio, la squadra di casa sembra avere l’inerzia del match dalla sua parte ma il pericolo pubblico numero uno è sempre Berardi, che viene murato in più di una circostanza. Entrambe le formazioni dimostrano di voler conquistare i tre punti anche se i ritmi, con il passare dei minuti, inevitabilmente si abbassano. Tanti scontri, diverse interruzioni e gioco molto spezzettato; i cambi (entrano Oudin, Piccoli e Sansone da una parte, Defrel e Bajrami dall’altra) non danno la scossa, il punteggio non cambia più.
Inter-Bologna, Inzaghi conferma gli undici di Champions col Benfica
Inzaghi sceglie gli stessi undici della convincente vittoria in Champions contro il Benfica: Thuram-Lautaro davanti. Recuperato Frattesi, ma va in panchina. L’ex Thiago Motta con Orsolini, Ferguson e Ndoye alle spalle di Zirkzee.
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. All. S. Inzaghi
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Beukema, Calafiori, Lykogiannis; Aebischer, Freuler; Orsolini, Ferguson, Ndoye; Zirkzee. All. Thiago Motta
Mourinho: “Ora concentrato solo sulla Roma, poi allenerò in Arabia”
Nel giorno in cui torna alla ribalta per le voci su un suo esonero, José Mourinho, in un’intervista al programma arabo ‘elhekayashow’ nel giorno della presentazione della partnership tra il club giallorosso e Riyad Season, ha dichiarato: “Sono a Roma, sono concentrato sulla Roma e darò tutto fino al mio ultimo giorno qui. Poi nessuno conosce il futuro, però la mia convinzione è anche che lavorerò in Arabia. Non so quando ma sono piuttosto sicuro che è una cosa che farò certamente”.
Parlando dell’accordo di sponsorizzazione, il tecnico di Setubal afferma che si tratta di “una connessione importante con un paese che sta cambiando e aprendo le sue porte” e la definisce “una grande opportunità per il club”. E sulla crescita del campionato arabo: “Penso sia l’effetto Cristiano Ronaldo che per primo è andato lì e ha cambiato la prospettiva. E lo dimostra il fatto che stiano arrivando giocatori non a fine carriera, ma nel pieno dei loro anni migliori La competizione in Arabia è reale”.
Elkann: “Stiamo progettando una Juventus forte in campo e fuori”
Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha parlato di Juve durante l’inaugurazione al Cern di Ginevra del Science Gateway, il nuovo centro all’avanguardia dedicato all’educazione scientifica e alla cultura, che comprende anche il nuovo auditorium intitolato a Sergio Marchionne: “L’aumento di capitale permette alla Juventus di progettare un futuro che è un futuro forte in campo e anche fuori campo. Quello che sappiamo è che se uno è forte in campo lo è anche fuori campo”.
“Quest’anno la stagione 23-24 da una parte celebra questo legame di 100 che la mia famiglia ha con la Juventus e che la Juventus ha con la mia famiglia ed è anche un anno zero. È un anno zero perché è l’anno in cui la Juventus riparte su delle basi più reali”, ha aggiunto Elkann, che poi ha parlato anche del caso Pogba: “Umanamente è un grande dispiacere perché sicuramente è un giocatore che è stato uno dei più grandi potenziali talenti che il calcio abbia avuto in questo periodo”.
Serie A: sabato super con Inter, Milan e il derby di Torino
Ultima giornata di Serie A prima della sosta per le Nazionali prosegue con tre antipasti di lusso, per quello che è a tutti gli effetti un Super Saturday. Inter e Milan si giocano a distanza la vetta della classifica: la squadra di Inzaghi ospita a San Siro il Bologna (ore 15), quella di Pioli è attesa dalla complicata trasferta di Marassi con il Genoa (ore 20.45). In mezzo il derby della Mole tra Juventus e Torino: i bianconeri vogliono tenere il passo Champions, i granata cercano il primo successo all’Allianz Stadium.
Scanavino: “L’aumento di capitale gesto d’amore della famiglia Agnelli”
“L’aumento di capitale arriva in un momento molto importante: la non partecipazione alle coppe europee a causa della squalifica poteva mettere in difficoltà la società senza adeguate risorse per il futuro, che invece adesso possiamo progettare con serenità e decisione”. Maurizio Scanavino, amministratore delegato della Juventus, commenta così il progetto del bilancio 2022-23 approvato dal consiglio di amministrazione del club insieme all’avvio di un aumento di capitale da 200 milioni, di cui circa 128 in quota di Exor, socio di maggioranza assoluta al 63,8% e cassaforte della Famiglia Agnelli: “Questo importante aumento di capitale è la conferma dell’impegno e del legame che la Famiglia Agnelli ha con la Juventus – ha commentato Scanavino parlando a Sky Sport -. Un legame che quest’anno raggiunge i cento anni e che stiamo festeggiando già da inizio estate con l’evento allo Stadium insieme ai tifosi e i festeggiamenti culmineranno martedì prossimo con un evento al PalaAlpitour con tante leggende che hanno fatto la storia della Juventus e del calcio mondiale”.
Nazionale, i convocati di Spalletti: novità Udogie
Prosegue il cammino della Nazionale verso EURO 2024. Dopo i 4 punti conquistati a settembre, frutto del pareggio di Skopje con la Nord Macedonia e del successo di Milano con l’Ucraina, l’Italia torna in campo per affrontare Malta (14 ottobre, Stadio ‘San Nicola’ di Bari) e Inghilterra (17 ottobre, Wembley Stadium).
I CONVOCATI
Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Tottenham);
Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Federico Gatti (Juventus), Gianluca Mancini (Roma), Giorgio Scalvini (Atalanta), Destiny Udogie (Tottenham);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Giacomo Bonaventura (Fiorentina), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Sandro Tonali (Newcastle);
Attaccanti: Domenico Berardi (Sassuolo), Federico Chiesa (Juventus), Moise Kean (Juventus), Giacomo Raspadori (Napoli), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio), Nicolò Zaniolo (Aston Villa).
Roma, Mourinho via se perde a Cagliari
Dan Friedkin avrebbe voluto cacciarlo subito dopo la sconfitta di Marassi, ovvero nella settimana della Ryder Cup, l’evento che l’aveva spinto a ripresentarsi a Trigoria. Solo l’intervento di Tiago Pinto riuscì a evitare – almeno temporaneamente – quella che si può considerare un’autentica follia tecnico-ambientale.
L’avventura di Mourinho in giallorosso è dunque a tempo: se domani dovesse perdere col Cagliari di Ranieri (a proposito di destini incrociati), ultimo appuntamento prima della sosta per gli impegni delle nazionali, la parentesi più temuta dagli allenatori a rischio, lo Special andrebbe incontro al licenziamento e la squadra sarebbe immediatamente affidata a un’altra guida. Tedesca.
Una situazione assurda e paradossale, se si considerano i miracoli compiuti negli ultimi due anni dall’allenatore portoghese, amato e seguitissimo dalla tifoseria: giovedì, col Servette, l’Olimpico ha registrato il trentasettesimo esaurito tecnico consecutivo con 57mila presenze (6mila biglietti non erano stati posti in vendita).
Friedkin avrebbe già contattato il sostituto di Mourinho, all’insaputa – pare – dello stesso Pinto: dalla Germania filtra con insistenza il nome di Hans-Dieter Flick, a sua volta esonerato il 10 settembre scorso dalla federcalcio tedesca (era il selezionatore della nazionale) dopo la pesantissima sconfitta col Giappone. Anche Flick è uomo di titoli e quindi indicazione elementare per gli head hunter: col Bayern ha realizzato il sextuple, vincendo Bundesliga (due volte), coppa e supercoppa nazionali, Supercoppa Uefa, Champions e Mondiale club. Scartate le ipotesi Hasenhuttl e Loew.
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