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15 Marzo 2025
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Un Napoli non bello espugna Bologna, gli azzurri fanno tre vittorie su tre

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servizio di Vincenzo Capretto ©riproduzione riservata


Nel solito clima infuocato del Dall’Ara con la sua, probabile, peggior prestazione dall’inizio della stagione il Napoli vince a Bologna.

LA PARTITA: AL 6°, il Bologna vicino al gol. Rossoblu molto aggressivi, recuperano palla e servono Verdi che disorienta Hysaj e va al tiro dall’interno dell’area da posizione defilata con un bel diagonale, palla fuori di poco. Pochi minuti ed un miracolo di Reina evita il goal su punizione calciata benissimo da Verdi. Il Napoli si affaccia nell’area solo al 33°, lancio di Allan per Callejon in posizione di ala sinistra, tocco per l’inserimento di Hamsik che tira a volo, palla centrale bloccata da Mirante. Il primo tempo finisce con l’infortunio di Chiriches, ancora una volta alla spalla.

Nella ripresa è ancora il Bologna che sfiora il vantaggio. Destro a tu per tu con Reina che esce benissimo e salva ancora, la palla rimbalza su Destro e corre verso la porta, ma Koulibaly salva sulla linea. Al 66’ gira la partita, cross di Insigne dalla sinistra per Callejon che buca Helander e di testa fa 1-0. Il Bologna si sgonfia minuto dopo minuto e all’82’ arriva il colpo del KO, Mertens ruba palla a Pulgar e si presenta davanti a Mirante, battendolo con una conclusione che si infila tra le gambe del portiere. Cinque minuti ed il tris è calato, azione meravigliosa del Napoli che arriva in porta con la palla, appoggio finale di Callejon per Zielinski che deve solo depositare in rete. Gli azzurri addirittura nel finale sfiorano il poker con Allan, oggettivamente esagerato.

L’ANALISI: Non comprendiamo la scelta di Sarri di schierare Jorginho ed Hamsik al posto di una mediana più tonica e combattente come Diawara e Zielinski. Diventa un mistero Maksimovic, al serbo ancora una volta gli viene preferito il rumeno Chiriches nonostante i suoi, già noti, problemi alla spalla. Primi venticinque minuti di marca bolognese, il Napoli letteralmente in balia degli avversari. Da un lato una squadra aggressiva e battagliera dall’altra una distratta e molle, gli azzurri sbagliano passaggi, anche elementari in sequenza, denotando un’incomprensibile svogliatezza. Si salvano solo Callejon e Reina, quest’ultimo autore del miracolo sulla punizione di Verdi.

L’inizio del secondo tempo è la copia del primo, il Napoli rientra appena più pimpante ma è il Bologna che sfiora la rete con Destro, ancora Reina salva. Nel momento di stanca della partita, Insigne tira fuori dal cilindro l’assist da campione per Callejon che si fa trovare sempre presente. Il Napoli si sblocca, prende coraggio e approfittando del calo psicofisico del Bologna chiude la partita con 1-2 micidiale. Risultato severo per i rossoblu, gli azzurri sfruttano tutte le palle goal avute invertendo il trend che di solito lo contraddistingue. Il tabellino non deve influenzare le valutazioni, c’è da capire perché il Napoli è entrato in campo così scarico mentalmente effettuando errori banali in continuazione e soprattutto molto lento rispetto al solito. Bene però, vincere questo tipo di partite, le cosiddette partite “sporche”. Giocare male, soffrire ed essere così cinici è un altro segnale di crescita mentale.

Peggiori c’è ne sono tanti oggi da Jorginho ad Hamsik, allo stesso Insigne, anche se allo scugnizzo va dato merito del pregevolissimo assist a Callejon che difatti spiana la strada alla vittoria per gli azzurri. I migliori sono Reina che salva con due parate fondamentali, Koulibaly un muro e Callejon presente ovunque. Se si vince così davvero possiamo pensare in grande……ora testa e gambe a mercoledì per la prima di Champions!!!

About Vincenzo Capretto 189 Articoli
Vincenzo Capretto è un Maresciallo della Marina Militare, giornalista pubblicista e scrittore. Autore del thriller psicologico “IL VOLTO DELL’INGANNO” edito Dialoghi nel luglio 2020. Appassionato di scrittura, cinema, viaggi, calcio e tecnologia. Dottore in Scienze Organizzative e Gestionali con il massimo dei voti, fa del suo motto “Volere è Potere” la sua ragione di vita. Dichiara "La vera sconfitta, il vero fallimento è il non averci neanche provato, tutto il resto è…noia".

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