14 Marzo 2025
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“Finché la Juve attacca, lasciala andare”: sconfitta no comment allo Stadium

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Luca Alvieri – Redazione –

Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata

Se la partita fosse finita al minuto 94, ovvero nell’arco dei minuti regolamentari, compreso recupero, staremmo parlando un buon Milan a livello caratteriale, capace di interrompere il taboo Stadium e di strappare un punto alla Juventus, regalandone 2 a Napoli e Roma. Purtroppo però, non è cosi. Infatti, al minuto 94, l’arbitro decide che il gioco deve continuare, nonostante la palla sia andata in rimessa laterale, a centrocampo. Sull’azione che segue (molto lentamente), Donnarumma effettua l’ennesimo miracolo di una partita in cui i suoi guantoni, sono risultati più sporchi degli scarpini di Pasalic, e sulla parata del giovane portiere, Romagnoli spazza la palla; fischierà direte voi, e invece no. Si continua, palla a Lichtsteiner, che controlla e si porta quasi sulla linea di fondo: arrivano De Sciglio e Vangioni, minuto 95, il numero 2 in corsa tenta di togliere il braccio, colpisce un pallone che senza ombra di dubbio sarebbe andato addosso a Vangioni (e non al centro), a poco più di un metro di distanza…calcio di rigore. E’ quasi inutile dirvi poi com’è andata a finire, ovvero, come al solito: vittoria bianconera, fra le polemiche; un classico. Vittoria meritata eh, non c’è che dire, ma se dovevamo perdere per forza, almeno lo fischiavate prima questo rigore inesistente.Risultati immagini per juventus milan 2 1
Ma pensiamo alla partita, che è meglio. Vincenzo Montella si presenta allo Stadium senza Suso, Abate e Locatelli, dando spazio a Pasalic, Zapata e Ocampos. Il difensore colombiano si piazza sull’out di destra, mentre il croato, a centrocampo, perde 10 palloni su 8. L’ex Genoa, messo a sinistra per tutto il primo tempo, è uno fra i più coinvolti della partita, poiché le azioni manovrate si svolgevano più sulla corsia mancina, che su quella presidiata da Zapata. Il Milan, nell’approccio, tenta di aggredire la Juventus stile Napoli con il Real, ottenendo subito un calcio d’angolo dopo nemmeno un minuto. Quella rossonera è però solo una fiammata, visto che subito dopo la Juve prende in mano il pallino del gioco, impegnando in più di un’occasione Gigio Donnarumma, autore dell’ennesima partita da fenomeno assoluto. Prima ci prova Pjaca, che trova sul primo palo il reattivo portiere rossonero, poi Higuain, con il suo solito destro tagliato, trova di nuovo la pronta risposta del numero 99 del Milan. Poco dopo però, Donnarumma non può nulla sul tap-in vincente di Benatia, che dopo aver recuperato un pallone a centrocampo, va a concludere l’azione da lui stesso iniziata, stile Caldara contro il Napoli, battendo il portiere rossonero a due passi dalla porta: 1-0 Juve. Il Milan, però, non si scompone e continua a difendere con ordine, sfruttando la velocità di Bacca e Deulofeu per le ripartenze. Proprio come accade al minuto 43, quando da una palla recuperata da Romagnoli, parte il perfetto contropiede rossonero: grande discesa palla al piede di Gerard Deulofeu, che lascia indietro Barzagli e da una palla con i tempi giusti a Carlos Bacca che, da grande attaccante quale si sta riscoprendo, controlla e tira in una frazione di secondo, infilando sotto le gambe di Buffon, il gol dell’1-1.
Nel secondo tempo, Vincenzo Montella deve rinunciare a Carlos Bacca dopo soli 10 minuti, per problemi muscolari e decide di inserire Kucka, anzi che Lapadula, per aggiungere copertura e fisicità a centrocampo. Mossa intelligente quella del tecnico campano, che limita le incursioni centrali, costringendo la Juve per lo più a calciare dalla distanza. Tiri sui quali, neanche a dirlo, c’è sempre Donnarumma pronto a dire di no; come sul doppio tiro di Khedira e Higuain, e sulla conclusione improvvisa di Pjanic, deviata sulla traversa. Arriva poi, il momento clou: assegnati 4 minuti di recupero. Il resto, è storia…
Finisce cosi, un altro Juventus-Milan che finirà di nuovo negli annali e non certo per meriti sportivi. In fondo c’è chi usa il passamontagna e chi la Dybala Mask, ma il risultato non cambia…anzi no, in questo caso cambia e come. Lo so, forse con quest’ultima frase sono stato un po troppo cattivo e fuori luogo, ma purtroppo sono parole derivate dall’ennesima frustrante prova, che la Juve, con il calcio, non c’ha niente a che vedere….

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Grande appassionato di calcio, italiano ed internazionale. Grandissimo tifoso del Milan, delle favole calcistiche e della storia che il calcio racconta. Se il pallone avesse un volto, sono sicuro che assomiglierebbe al mio...

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