Portici, avanti così!

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Servizio di Maurizio Longhi – Vice Direttore FBW @riproduzione riservata

L’anno scorso il “Liguori” di Torre del Greco è stato il nostro catino e lo sarà anche quest’anno, almeno nei primi mesi, sperando che le cose cambino. Nella città corallina siamo accolti più che bene, anzi, è bello quando ci sono anche tifosi della Turris ad esultare per le nostre vittorie onde suggellare un’amicizia tra le più belle. Queste prime tre uscite stagionali hanno fatto registrare numeri pazzeschi. “Ma allora è proprio forte questo Portici?”, è la domanda che corre veloce, frenetica, impazzita, come un ping pong. Per renderlo ancora più forte, c’è bisogno di riempire lo stadio, in modo che i giocatori possano sentirsi ancora più stimolati. Un Tommaso Manzo, che ha giocato anche fuori regione ad altissimi livelli, se esce dagli spogliatoi e si ritrova una marea azzurra, si sentirà dentro lo spirito di un ragazzino che vuole spaccare il mondo. C’è un Follera che non ha mai giocato in Eccellenza, ma c’è un modo per non fargli proprio avvertire il fatto di essere sceso di categoria ed è quello di rendere il nostro settore una polveriera pronta ad esplodere. Possiamo fare tanti nomi, c’è Scielzo che poteva giocare al “Pinto” di Caserta tra i professionisti, in una squadra che lo scorso anno ha lottato per la cadetteria. Tra lui e il Portici è stato celebrato un matrimonio di quelli veri, che va avanti da tre anni, ma per alimentare questo amore, c’è bisogno di sentire calore e sostegno dagli spalti. C’è Fava che ha giocato addirittura in serie A, facendo tremare la Scala del calcio. Chi ha giocato a Portici tanti anni fa, ci racconta che sembrava di stare proprio in serie A, ecco, dobbiamo fare lo stesso adesso. La strada è quella giusta, c’è una tifoseria sempre presente, che non crea problemi di ordine pubblico ed è mossa solo dall’amore verso la maglia. Quella maglia che si spera di far sventolare sempre più in alto, come il nuovo bandierone che segnala la presenza del gruppo dei 500 vive. Non sarà facile contro la Mariglianese, una squadra che lo scorso anno ha ben figurato nel girone B tenendo testa anche alle compagini di vertice, giocando senza timori reverenziali. Attenzione al team di mister Papa, la sensazione è che se il Portici dovesse giocare come nelle ultime tre partite, non ci dovrebbe essere storia ma da qui a fine stagione ogni partita sarà una battaglia. Cuore, fame e umiltà, dai, Portici, non ti fermare.