14 Marzo 2025
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Milan, esame di immaturità

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Il Milan non è ancora maturo. Al San Paolo emergono virtù e vizi del nuovo corso rossonero griffato Montella. Alla fine, il risultato è severo e punisce i diavoli con un 4-2 pesante.
LA PARTENZA CHE NON T’ASPETTI – Montella si presenta all’ombra del Vesuvio con il nuovo arrivato Gomez al posto di Paletta, di fianco a Romagnoli. La partenza è di stampo rossonero, con il Milan bravo a chiudere gli spazi agli intimorito partenopei, grazie ad una buona pressione a centrocampo. Niang in fase di non possesso prende in consegna Jorginho e questo fa sì che le idee azzurre risultino piuttosto annebbiate. A riprova di ciò, dopo 8′ un cross basso mancino di Niang pesca Abate sul secondo palo, completamente dimenticato, ma il terzino grazia la sua ex squadra con un piattone in curva. Al 14′ Romagnoli corregge in rete un tiro dal limite di Niang, ma il gioco era già fermo per fuorigioco del difensore.
IL CROLLO IMPROVVISO – Alla prima azione e al primo tiro il Napoli passa: magia di Mertens che bacia il palo e flirta con Milik che concretizza quel tanto che basta a far esplodere Fuorigrotta. È la folata di vento che fa crollare il debole castello di carte rossonero. Al 32′ è ancora Mertens dalla destra ad impegnare Donnarumma, col giovane portiere pronto a superarsi, mettendo in angolo. Sul corner seguente, però, non può nulla sulla precisa zuccata di Milik, perso in marcatura da Kucka, che porta al raddoppio i partenopei e cancella, almeno per un po’, il ricordo di Higuain. Le flebili certezze rossonere si accartocciano su sé stesse e ilNapoli conquista sicurezza e campo, tanto da controllare sapientemente il gioco fino alla fine della prima frazione,senza rischiare granché.
RIPRESA A SORPRESA – Nella pazza serata del San Paolo, chi si aspettava un Napoli in controllo nel secondo tempo resta deluso. Perché, al 51′, il Milan riapre i discorsi: Niang sfida Hysaj e infila Reina con un diagonale mancino sul palo lontano. Un colpo da fuoriclasse, che fa ben sperare i tifosi (che poi verranno traditi). Passano solo 4 minuti e il Milan pareggia: al 55′ è ancora ripartenza Milan e Suso pesca il jolly con un mezzo esterno mancino all incrocio spettacolare.
PECCATO DI PRESUNZIONE – Con ancora mezz’ora abbondante da giocare, il Milan comincia a sognare il colpaccio e avanza il baricentro, lasciando però scoperta la linea di difesa. A punire i rossoneri è ancora una volta Mertens, che, col solito rientro e tiro incomprensibile per Abate, costringe Donnarumma all’ennesimo miracolo, vanificato dal tap-in di Callejon. Montella corre ai ripari ed effettua un doppio cambio. Il ‘colpevole’ Abate viene rilevato da Calabria e Lapadula prende il posto di Bacca.
SPROFONDO ROSSO – Nel momento cruciale della gara, Kucka commette una tremenda ingenuità. Prima si guadagna il giallo, allontanando il pallone con gesto di stizza. Poi, regala a Valeri qualche parola di troppo e viene espulso. Il Milan in 10 diventa un Milan addirittura in 9, quando Niang, già ammonito, rallenta il rinvio di Reina, guadagnandosi il secondo giallo e la doccia anticipata. Come se non bastasse, il Napoli coglie in ripartenza l’ennesimo svarione rossonero: Romagnoli prova ad evitare l’autorete con un salvataggio pallavolistico (palla non entrata, sarebbe stato rosso e rigore), ma Valero convalida la rete e ammonisce il difensore.
C’è ancora tanto lavoro da fare per Montella e le migliorie non potranno arrivare dal mercato. A fine gara infatti Galliani parla di ‘mercato pressoché chiuso’, fiaccando residue speranze di “colpo dell’ultima ora”. È un Milan ottimo nelle intenzioni, ancora non pronto nelle realizzazioni. D’altronde, non si può certo combattere una guerra armati di mestolo.

milan 2

Valerio Lauri

About Mariano Messinese 528 Articoli
Vintage nell'anima e nel corpo, look anni '70, letterato, amante del calcio, di Battisti-Panella e di Nietzsche. Perchè vi dico questo? Perchè chi sa solo di calcio non sa niente di calcio.

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