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Barcellona, Bayern Monaco, Manchester City, Wolfsburg, Benfica, Real Madrid, Atletico Madrid e Paris Saint-Germain. VILLARREAL, ATHLETIC BILBAO, SPARTA PRAGA, LIVERPOOL, BORUSSIA DORTMUND, SPORTING BRAGA, SHAKHTAR DONETSK, SIVIGLIA
Non ci sarà il nome di nessuna squadra italiana nell’urna di Nyon oggi alle ore tredici a rappresentare il nostro calcio nel sorteggio dei quarti di finale delle due massime competizioni calcistiche continentali. Dopo quindici anni ci tocca registrare l’assenza di una nostra rappresentante dalla composizione del quadro finale delle aspiranti alla conquista dei due titoli più ambiti dai club europei a dimostrazione di quanto basso è sceso il livello del nostro calcio inferiore sulla carta anche a quello ucraino e e ceko ancora in gioco grazie a Shaktar e Slavia Praga.
Certo è che è mancato veramente poco alla nostra Juve, dominatrice assoluta da anni della serie A, di violare il campo del forte Bayern di Guardiola al termine di una ripresa giocata quasi sempre nella propria metà campo nonostante il vantaggio di due gol.
Giocare troppo chiusi,pensare solo a distruggere, tenere bassi gli esterni affidandosi solo alle giocate di pochi giocatori offensivi sono i limiti che ancora una volta vengono fuori dalle figuracce delle nostre squadre in europa dove pressing, voglia di vincere e cercare sempre un gioco propositivo sono il pezzo forte di tutte l’altre squadre straniere. Eppure ci sono nel bel paese calciatori interessanti e capaci di adattarsi ad un gioco che non sia solo di rottura ma anche di costruzione, ma solo Napoli, Fiorentina e la Roma di Spalletti stanno iniziando ad allinearsi ad un calcio più europeo.
Conta troppo il risultato in Italia in conclusione a differenza degli altri campionati, dove una mancata qualificazione ad una coppa o una retrocessione non sono certo sinonimo di fallimenti, processi sommari o addirittura aggressioni fisiche ai calciatori come avviene spesso da noi.