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Servizio di Luca Bosio copyright footballweb
La Befana regala i tre punti alla squadra di Garcia. Traversone di Totti, colpo di testa di Astori e la palla è dentro. Forse non del tutto, chi lo sa. Ci vorrebbe la mitica “tecnologia” di cui tanto parlano gli addetti ai lavori, compresi i vertici federali. Secondo il diretto interessato, ovviamente si tratta di goal valido. Per Adriano Galliani, raggiunto dai microfoni del “Corriere dello Sport”, invece no, e comunque serve l’occhio di falco, come nel tennis. Solito chiacchiericcio da bar. L’arbitro convalida la rete. I giallorossi ringraziano e portano la partita sul loro “campo”. Ritmi bassi, estenuante possesso palla, in attesa del varco giusto per affondare negli ultimi venti metri. Se lo facesse con maggiore velocità, si chiamerebbe Bayern Monaco. Invece è solo la Roma. Nel mediocre campionato di casa nostra, tanto basta per essere almeno secondi alle spalle dell’inossidabile Juventus. Totti e compagni, seppure in piena emergenza, date le assenze di Keita e Gervinho, impegnati in Coppa d’Africa, di Castan, fermo ai box per infortunio, e con l’evanescente presenza di Strootman, che debutta dal primo minuto dopo il lungo infortunio, conquistano una vittoria fondamentale allo stadio “Friuli”. L’Udinese di Stramaccioni, dopo il vantaggio giallorosso, ha subito la possibilità di pareggiare i conti. Grande giocata in piena area di rigore del sempre giovane Totò Di Natale, che supera in dribbling due difensori della Roma. Il pallonetto per Gabriel Silva è da applausi, ma l’esterno brasiliano non riesce a infilare De Sanctis da due passi. La Roma risponde con le accelerazioni di Iturbe, il più pericolo dei suoi. Sugli sviluppi di una perfetta ripartenza, l’esterno argentino parte dalla destra, rientra sul suo piede preferito, il sinistro, e serve dall’interno dell’area un preciso assist per capitan Totti. Il numero dieci, però, contrastato efficacemente da Danilo, conclude debolmente tra le braccia del portiere avversario. Nella ripresa, Stramaccioni prova a suonare la carica per i suoi. L’Udinese alza i ritmi, ma non si rende mai veramente pericolosa. Solo tanta buona volontà e poco più. Nel finale, prima Emanuelson, poi Florenzi, si divorano due clamorose occasioni per il raddoppio. Vince la Roma, tra le soliti polemiche. Raggiunge la Juventus al primo posto, in attesa del big match di stasera allo “Juventus Stadium” tra i bianconeri e la “nuova” Inter, rinforzata dagli innesti di Diarra e Podolski, e in attesa del colpo Shaqiri. Anche il Napoli è avvisato.
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