14 Marzo 2025
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Aversa Normanna, gruppo in salute e motivato: a Lentini per l’impresa

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Ripartire dalla prestazione sontuosa col Gela. Non esistono altre alternative per un’Aversa Normanna chiamata all’impresa per uscire imbattuta dal fortino della capolista Sicula Leonzio. Sarà gara tosta, tirata, quasi proibitiva contro una corazzata reduce da 14 vittorie consecutive e che ha blindato la vetta con uno strapotere incontrastato. Ma nulla può essere precluso ai granata che già hanno poco o nulla da perdere, specie se dovessero replicare quella sfrontatezza e quell’intensità asfissiante messe in campo sette giorni fa contro i biancazzurri. Non che sia stata una sfida condotta solo all’arma bianca. I normanni, soprattutto nel primo tempo, hanno espresso punte di gioco deliziose non rinunciando mai ad una mentalità offensiva per far male. E’ la filosofia di Mauro Chianese e anche un po’ il vestito tagliato su misura per la sua banda di ragazzi terribili: giocare al calcio, non speculare e non specchiarsi. Basti solo riflettere su una mossa tattica adottata dal trainer salernitano dopo l’espulsione iniziale di Sozio, il terzino ex Sorrento adattato nell’occasione ad esterno alto nel 4-3-3, quando Marzano, che agiva da mezz’ala sinistra, è andato a schierarsi a destra nel tridente offensivo disegnando la squadra su un audace 4-2-3. Ne è uscita un’Aversa spettacolare, che ha messo sotto il Gela per poi condurre una ripresa di battaglia e fisicità, ma di maggiore gestione. Uno stop inopinato per i siciliani, che hanno vissuto non a caso una settimana tormentata con le dimissioni di Pietro Infantino poi respinte a seguito di numerosi faccia a faccia col tecnico stesso e col gruppo. Il Gela è squadra che propone notoriamente un bel calcio e proprio non se lo aspettava di cadere ad Aversa al culmine di una performance amorfa e in continuo ostaggio dei ritmi granata. Lo si è capito, pur nel quadro di una gara corretta (al netto dell’espulsione in apertura di Sozio e Bruno per reciproche scorrettezze), da qualche fallo di troppo negli ultimi venti minuti verso i calciatori di Chianese. Oltre che dalla sceneggiata di Chidichimo, espulso nei titoli di coda per aver lanciato con violenza il pallone verso la Tribuna centrale accompagnando il tutto con una affermazione volgare (segnalazione del primo assistente).

Contro la Sicula mancherà Scalzone, con la sua doppietta uno degli eroi del match del Bisceglia. Troppo zelante il direttore di gara, il viterbese Centi, nel rifilargli il secondo giallo al momento della sua uscita, considerato che l’attaccante si era solo fermato a salutarlo. Come, del resto, è consuetudine diffusa tra molti calciatori in procinto di essere sostituiti. Sarebbe bastata evidentemente un’estensione dell’extra time per colmare questa piccola perdita di tempo. Lo rimpiazzerà quasi certamente Guillari al centro dell’attacco, così come è possibile che il posto di Sozio venga preso da Del Prete. Centrocampo intoccabile, guidato da tre elementi che col Gela hanno fatto faville: Cigliano, la cui regia è sempre più indispensabile per i normanni per tecnica di base e visione di gioco, Trofo, che ha recuperato una infinità di palloni fino alla sfinimento, e Marzano, atleta capace di fondere qualità e duttilità. Non mancheranno gli ex Sorrento (ne erano ben quattro in campo con Sozio e il gelese Gambuzza) Lombardo, ancora in una giornata di grazia e protagonista di un intervento strepitoso su calcio franco di Evola, e Roberto Esposito, in gol per il momentaneo 2-0 e autore di scorribande continue sulla fascia sinistra, lì dove il Gela ci ha capito ben poco pur passando, dopo il rosso a Bruno, dal 3-5-2 al 4-3-2. E quindi non dissestando granché l’equilibrio difensivo.

Sognare non costa nulla e non sarà certo una sconfitta a Lentini a mortificare le ambizioni granata. Crederci è un obbligo anche perché, a breve, sarà discusso il ricorso (rappresentato dall’avv. Chiacchio) circa il punto di penalizzazione inflitto al club dal Tribunale Nazionale Federale lo scorso febbraio. Dall’altro lato farà capolino un ex sempre troppo amato ad Aversa, Pasquale Porcaro. Uno dei tanti gioielli di una Sicula partita sicuramente con l’obiettivo di stazionare tra i primi posti e che ora sta capitalizzando anche la resa anticipata di Cavese ed Igea Virtus. Un processo inversamente proporzionale rispetto a quello della stagione recente, quando Siracusa, Frattese e Cavese arrivarono a contedersi il primato fino alla fine, o quasi.

STEFANO SICA

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Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di Footballweb

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